Gian Luca Gregori – Rettore Università Politecnica delle Marche
Negli ultimi anni stiamo assistendo ad una profonda trasformazione socio-economica; questa ha inciso in modo diretto su vari aspetti culturali, antropologici, demografici, portando le società a rinchiudersi, mettendo a repentaglio il principio di unità ed il senso di comunità. In questo scenario, l’Università si propone come attore sociale e fattore di sviluppo, per tutto il territorio. Ed è quello che il nostro Ateneo cerca di fare, offrendo corsi di laurea sempre più multidisciplinari, molti in lingua inglese e legati alle sfide di oggi, accogliendo una Comunità sempre più grande composta da studentesse, studenti, docenti, ricercatrici, ricercatori e personale, aprendosi alla città.
Per raggiungere questi obiettivi diventa quindi indispensabile e preziosa la collaborazione istituzionale, in particolare con il Comune di Ancona con il quale abbiamo avviato diversi progetti che riguardano l’accoglienza dei giovani studenti e studentesse ma anche la ricerca e la valorizzazione del territorio; lo sforzo comune è quello di aprirsi verso la città, implementare il diritto allo studio, creare legami con le organizzazioni generando valore per il territorio e le comunità che lo vivono.
Alla base, c’è sempre l’alta formazione di competenze che può offrirsi solo credendo fortemente nell’innovazione. In questa prospettiva il nostro Ateneo offre 74 corsi di laurea caratterizzati da una forte multidisciplinarità, con un’enfasi particolare ad una logica transdisciplinare e connessi ad una ricerca di eccellenza, al territorio e al mondo del lavoro. Tutti percorsi di studio legati alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica, con opportunità di tirocini per avvicinare le attività formative al mondo del lavoro, nuovi programmi con l’estero e borse di studio. Infatti, ad oggi, sono 7 i corsi di laurea interamente erogati in lingua, tra questi in particolare ricordiamo quelli di recente istituzione Digital Economics and Business, Green Industrial Engineering e Medicine and Surgery (Medicine & Technology). In più, si ha la possibilità di frequentare 6 percorsi di studio che permettono il rilascio del doppio titolo.
Il 2025 si apre con una buona notizia, il record di studentesse e studenti iscritti, proveniente dall’estero, pari al 15% delle matricole, circa 800 su oltre 5.200. Quest’anno Ancona ospiterà l’Erasmus Generation Meeting (EGM), il più grande evento della Generazione Erasmus che proietterà la città sullo scenario globale, ospitando migliaia di giovani provenienti da 44 Paesi del mondo e i Campionati nazionali universitari per i quali sono attesi migliaia di atlete e atleti italiani.
Ancona vivrà quindi un anno ricco di opportunità di confronto e crescita. Non mancheranno anche gli eventi culturali come quelli che ospiterà l’Aula magna di Ateneo appena ristrutturata e gli appuntamenti divulgativi come Sharper la Notte Europea dei ricercatori e delle ricercatrici. Il territorio con la sua bellezza, la sua qualità di vita e le sue enormi potenzialità può essere, al di là di ogni retorica, la vera grande opportunità per realizzare i sogni di ciascuno.
Carla Signoris e Veronica Pivetti si svegliano guardando il mare, indossano outfit cuciti su misura e, dopo il make up di rito, raggiungono a piedi le scene. Inizia così una comune giornata di riprese della fiction ‘Balene’, i cui ciak ad Ancona sono iniziati da ottobre e proseguiranno per tutto gennaio. Torneranno poi a maggio, ma solo per un paio di giorni, per realizzare alcune scene in barca che la troupe non aveva potuto realizzare sul finire del 2024 per via delle condizioni meteo.
“Quando giri un film sono due le facce della medaglia: da una parte il dietro le quinte, che non ti lascia respirare, che vivi in uno stato perennemente adrenalinico, e poi quello della visione al pubblico. Ecco, in questo senso creare sinergia con la città che ti ospita, qualche volta anche per interi mesi, è fondamentale, perché poi questo emerge dal film e in un certo senso ti torna indietro” spiega Luca Palmentieri, organizzatore generale della fiction ‘Balene’, per la regia di Alessandro Casale.
Cuore pulsante del dietro le quinte è il piano terra dell’Hotel Passetto, che da mesi ospita, oltre al cast, il campo base: qui convergono le più disparate esigenze degli addetti ai lavori, grazie all’allestimento, realizzato in maniera completamente autonoma, di ambienti creati ex novo come la segreteria organizzativa, la sartoria con annessi costumi di scena e l’immancabile spazio ‘trucco e parrucco’.
“La Regione Marche, grazie a Film Commission, ha creato una sinergia che sta generando i suoi frutti e, in particolare ad Ancona, abbiamo riscontrato tanta disponibilità, professionalità ed educazione, sia da parte delle istituzioni che dei privati. Dopo una inevitabile diffidenza, ci siamo sentiti accolti e benvoluti ed abbiamo familiarizzato subito con il posto, dove ci siamo trovati davvero bene. Il tutto ci ha permesso di lavorare con il minimo impatto, ambientale e logistico,” spiega l’organizzatore. Grazie all’allestimento del campo base al Passetto, infatti, la produzione è riuscita a risparmiare 120 metri in linea di trasporto su ruota, il che significa meno mezzi in giro per la città, con conseguente riduzione dei disagi per residenti e pendolari. “Grande, a questo proposito, è stata la collaborazione con la Polizia Locale e con tutto l’entourage delle autorità che, a vari livelli, si sono messi a disposizione per facilitarci il lavoro e che noi per questo ringraziamo” conclude Palmentieri.
La sceneggiatura della fiction è scritta tenendo in forte considerazione la città di Ancona, pertanto la trama esplicita alcune delle location iconiche del capoluogo di regione: su tutti, spiccano il Viale della Vittoria e, neanche a dirlo, il quartiere Adriatico. Le altre tappe toccate dal ciak sono la caratteristica Fontana del Calamo, il porto antico, Adria Ferries, Hotel Palace e Marina Dorica. E prima di smontare le tende, in giro per la città si stanno tenendo altri sopralluoghi da parte del regista, per riuscire a scovare angoli ancora sconosciuti della città per le ultime riprese.
La serie tv è una produzione Fast Film per Rai Fiction, andrà in onda in prima serata sul piccolo schermo entro il 2025, ma ancora è presto per conoscere la data esatta. Quel che è certo è che, complice l’empatia instaurata con la città dorica, se il consenso di pubblico confermerà, il sequel della fiction potrebbe vedere una nuova alba nel 2026. Al Passetto, naturalmente.
I cast apprezzano, i botteghini confermano, gli spettatori applaudono: Ancona è stata apprezzata come set cinematografico. Fra serie, film e cortometraggi la città dorica ha ospitato numerosi ciak, e continuerà così anche nel 2025.
Su tutti si registra il successo del cinepanettone ‘Io e te dobbiamo parlare’, che ha raggiunto la cifra record di 1 milione e 680mila euro di incassi sotto Natale.
Ma andiamo con ordine.
Nel 2024, calendario alla mano, è stato girato ad Ancona il film ‘Tradita’, per la regia di Gabriele Altobelli, con protagonisti Manuela Arcuri e William Levy. Le riprese hanno interessato Piazza San Francesco, Via XXIX Settembre, Marina Dorica e soprattutto la spiaggia delle Due Sorelle. A proposito di spiagge, viene spontaneo ricordare anche il cortometraggio ‘La spiaggia dei gabbiani’ di Claudio Pauri, girato nel 2023 e presentato in anteprima al cinema Goldoni di Ancona in primavera.
Portonovo è stato il grande set scelto dal regista de ‘Il maestro’, per la regia di Andrea Di Stefano, per un totale di tre settimane di riprese nelle Marche. Protagonista: Pierfrancesco Favino che, in un contesto di fine anni ‘80, veste i panni di un ex tennista dalla carriera mediocre e allena un timido ragazzino su cui pesano forti aspettative paterne.
Sette, invece, le settimane totali di permanenza su suolo dorico per troupe e cast del film comico ‘Io e te dobbiamo parlare’, diretto e interpretato da Alessandro Siani, con Leonardo Pieraccioni; ospite da Fabio Fazio alla trasmissione ‘Che tempo che fa’, il duo comico ha scherzato sull’apprezzamento della cucina marchigiana ed ha raccontato senza mezzi termini il calore e l’ospitalità registrati ad Ancona. Arco Clementino, porto turistico, laghetti del Passetto e faro sono solo alcuni degli sfondi della città dorica al centro delle scene del film campione d’incassi. “Avendo girato ad Ancona hai questa cosa meravigliosa che sono i moscioli, delle cozze tipiche, che sono aggressive perché non è che ti si ripropongono, ti seguono proprio. Ti vengono proprio dietro” ha scherzato in diretta tv Pieraccioni.
Sono ripresi da alcuni giorni, infine, i ciak per ‘Balene’, la serie diretta da Alessandro Casale con Veronica Pivetti, Carla Signoris, Giorgio Tirabassi e Manuela Mandracchia. I ciak dovrebbero protrarsi fino a febbraio e si concentreranno principalmente nel quartiere Adriatico.
Gran parte delle emissioni di anidride carbonica in atmosfera avvengono per colpa del traffico, nelle aree urbane le emissioni che possono alterare il clima sono il 60-70 per cento rispetto al totale delle emissioni e la strategia da perseguire deve tendere a una riduzione del 55 per cento entro il 2030. Tre sono le leve fondamentali per lavorare in questo senso: lavorare sulle emissioni dei motori termici, agevolando l’elettrico soprattutto per il Tpl e modificando il riparto a favore del trasporto pubblico.
Per queste ragioni nasce il Piano urbano della mobilità sostenibile (PUMS) del Comune di Ancona: uno strumento che individua la cornice generale, gli interventi e le politiche da attuare per il traffico, per il Tpl, per i parcheggi e per le soluzioni di mobilità alternativa.
Il Piano è stato approvato recentemente dalla giunta ed era stato in precedenza presentato a stakeholders, associazioni di categoria, ordini professionali e sindacati, ma anche associazioni ambientaliste e Consigli territoriali di partecipazione. L’iter in corso prevede la Valutazione ambientale strategica (Vas), l’approvazione definitiva in giunta, pubblicazione e approvazione in Consiglio Comunale.
Il PUMS del Comune di Ancona si pone in un arco temporale operativo pari a dieci anni: dal 2024 al 2034. Il target è quello di passare dall’attuale 33 per cento di mobilità sostenibile (mobilità provata pedonale e ciclabile più Tpl) al 48 per cento. “Si tratta – spiega il sindaco Daniele Silvetti – di un progetto a lungo termine, ma estremamente pragmatico. Molte sono le innovazioni. Tra tutte, il ripristino della stazione marittima, in disuso da quasi dieci anni. Pensiamo ad Ancona come a una città che necessita di una particolare attenzione nei confronti della viabilità in ingresso, con un ruolo centrale del Tpl. Una dimensione altrettanto importante è quella della rete tra territori limitrofi. Non a caso alla conferenza stampa di presentazione del Piano ha partecipato anche il sindaco di Falconara Stefania Signorini insieme con il consigliere comunale delegato all’Urbanistica”.
“Il PUMS – afferma il vicesindaco e assessore alla mobilità Giovanni Zinni – serve per definire la strategia della transizione ecologica, aumentando il trasporto pubblico locale, considerato da questa Amministrazione comunale lo strumento principale per ridurre in modo sostanziale l’utilizzo delle auto private. Per far questo servono anche politiche tariffarie, minimi cambi di viabilità e interventi che tutelino i residenti e la sosta produttiva. La nostra direzione è quella di rendere perfettamente integrate le necessità delle attività economiche e produttive con quelle di chi vive il territorio, in modo compatibile con la sostenibilità ambientale, cioè riducendo l’inquinamento da traffico”.
Gli snodi principali del PUMS
Sono quattro gli snodi principali del PUMS, che impatteranno in modo significativo non solo sulla viabilità, ma anche sulla qualità della vita e sulla sostenibilità ambientale della città di Ancona: il nuovo anello filoviario, la riattivazione della Stazione Marittima, il cambio della viabilità in via Bocconi e in via Giannelli, agli imbocchi della galleria del Risorgimento, l’introduzione di alcune zone ad accesso controllato (ZAC), dopo la sperimentazione attuata su Portonovo. Tutte le azioni strategiche individuate nel PUMS saranno delineate con esattezza nei successivi piani attuativi di settore: il Piano urbano dei parcheggi, il Piano generale del Traffico Urbano, il Programma triennale del trasporto pubblico e il Biciplan.
Il nuovo anello filoviario
Il progetto dell’anello filoviario, finanziato con 6,5 milioni di euro dal Ministero dei Trasporti con un cofinanziamento del Comune di 700 mila euro, introduce ad Ancona una vera e propria rivoluzione della viabilità, garantendo la prospettiva di un passaggio reale e sostanziale al servizio di Tpl elettrico.
Servendo i punti di scambio con la viabilità esterna alla città proveniente da nord (Stazione ferroviaria) e da sud (piazza Ugo Bassi), questo anello sarà fondamentale per ridurre gli accessi delle auto private in centro e, in prospettiva, anche dei mezzi del trasporto extraurbano. Partendo da piazza Cavour, l’anello filoviario proseguirà verso corso Stamira, via XXIX Settembre, via Marconi, piazza Rosselli, via Giordano Bruno, piazza Ugo Bassi, viadotto della Ricostruzione, via Martiri della Resistenza, galleria Risorgimento, via Giannelli, piazza Cavour.
La novità fondamentale consiste nell’introduzione della tecnologia bimodale, che comporta cioè l’inserimento nel servizio filoviario di mezzi di nuova generazione con un’alta capacità di marcia autonoma, senza il contatto continuo con i fili, grazie a una batteria ricaricabile che consente autonomia per lunghi tragitti.
Il progetto dell’anello filoviario, infatti, risponde alle osservazioni del Ministero: la linea sarà riqualificata solo nei tratti che hanno già ricevuto il nulla osta per il trasporto filoviario, mentre per i due chilometri in cui la linea era stata precedentemente dismessa sarà utilizzata la batteria.
La riattivazione della Stazione Marittima
Dismesso dal 2015, con il PUMS si torna a riconsiderare il collegamento tra stazione centrale e stazione marittima fino a Fincantieri. Riutilizzando il sedime della ferrovia marittima, gli utenti del sistema ferroviario (nazionale, regionale e metropolitano) e gli utilizzatori della cerniera di mobilità del porto retrostante potranno raggiungere l’area portuale e il centro storico della città. Si propongono, quindi, l’utilizzo di modalità di trasporto alternative tra la Stazione e Fincantieri quali tram-treno, filobus e bus elettrico, da valutare con Regione, RFI e Autorità portuale.
Il cambio della viabilità in via Bocconi e nella galleria del Risorgimento
Il PUMS prevede anche la ridefinizione dei principali snodi della viabilità: per alleggerire la pressione sulle intersezioni sarà necessario fluidificare la circolazione negli incroci più critici del percorso di ingresso e uscita da piazza Cavour attraverso la galleria del Risorgimento.
Inoltre il PUMS comprende una modifica alla viabilità anche in via Bocconi, dove il restringimento a una corsia singola in uscita costituisce un tappo alla fluidificazione del flusso veicolare. La fermata del bus sarà dunque ricollocata in un’area limitrofa ma esterna all’attuale carreggiata, anche per garantire una fermata meglio attrezzata e in sicurezza, con la possibilità di mantenere su via Bocconi le due corsie in uscita dalla rotatoria.
L’introduzione della Zona ad accesso controllato
Sperimentata a Portonovo durante l’estate 2024, la Zona ad accesso controllato (ZAC), potrebbe essere estesa, dopo un congruo periodo di sperimentazione, anche in altre parti della città: qui, infatti, le zone ad accesso controllato individuate sono due: il Guasco e Capodimonte, che potrebbero essere ampliate o ridotte in base alle criticità riscontrate durante il periodo di sperimentazione.
Il PUMS e il nuovo Piano urbanistico generale della città di Ancona
Il PUMS diventerà anche strumento strategico di settore fondamentale, base per la redazione del nuovo PUG (Piano Urbanistico Generale) della città di Ancona ai sensi della nuova Legge Regionale, che ne prevede l’approvazione entro dicembre 2027.
Un patrimonio edilizio cimiteriale del Comune di Ancona ampio e variegato, composto da tredici cimiteri, di cui uno monumentale, Tavernelle, e dodici dislocati nelle frazioni. Un patrimonio che necessita di interventi di manutenzione, con diversi gradi di urgenza volti a ripristinare situazioni di deterioramento e con l’obiettivo di mantenere il decoro degli spazi in un ambiente pubblico di culto, migliorandone la fruizione e valorizzando la memoria storica condivisa. Pertanto l’Amministrazione nel 2025 porterà a completamento un lavoro già avviato da tempo e che vede la riqualificazione sia del cimitero di Tavernelle che di quelli dei borghi.
Il nuovo anno vedrà l’avvio dei lavori per la realizzazione dell’impianto di cremazione delle salme, all’interno del cimitero di Tavernelle. L’opera, con una costruzione divisa in due lotti da febbraio dovrebbe vedere l’avvio dei lavori dopo la progettazione esecutiva. L’attivazione è prevista entro i primissimi mesi del 2026. Si tratta di un investimento di 2,5 milioni di euro che copriremo accendendo un mutuo e su cui si conta di rientrare con le spese entro 6 anni. Con l’impianto crematorio l’Amministrazione fornirà una risposta all’utenza che non sarà più costretta a recarsi nei centri presenti nelle Marche o fuori regione. Le cremazioni sono in costante aumento. Nel 2023 ad Ancona il 44% dei defunti è stato cremato 778 salme su un totale di 1769 decessi; trend confermato anche per il 2024. La struttura, molto snella, sarà realizzata davanti all’attuale Casa del Commiato dove sorgerà anche il Giardino della Memoria per eventuale rilascio delle ceneri.
I lavori
Si tratta di una serie di opere per una somma che supera i 6 milioni di euro. All’interno di questa somma, per tutti i cimiteri è stato stipulato un accordo quadro di manutenzione straordinaria cimiteriale per gli anni 2023-2024-2025; il progetto definitivo è stato approvato per un finanziamento di € 900.000,00 derivanti dalle concessioni cimiteriali. Il primo contratto applicativo si è concluso a fine settembre 2024 con l’intervento per la messa in sicurezza, finalizzato alla successiva manutenzione straordinaria e conservativa del muro perimetrale del cimitero di Montacuto.
Per il Cimitero frazionale Posatora -Torrette gli interventi nel 2025 riguarderanno principalmente la manutenzione conservativa e straordinaria dell’intero complesso del cimitero in tutti i suoi elementi inclusi all’interno del perimetro cimiteriale, come colombari, percorsi pedonali e loro elementi accessori, delimitazioni di confine, vie carrabili, campi di inumazione, verde, servizi vari (come bagni pubblici, magazzini e assimilabili). L’Accordo Quadro ha un importo massimo previsto di lavori pari a € 1.200.000, con durata triennale.
Al Cimitero del Pinocchio sono state riscontrate varie situazioni che necessitano di adeguata manutenzione straordinaria di parti di manufatti o singoli componenti; l’Accordo Quadro, con durata prevista dei due anni, si svilupperà in più contratti applicativi e la stipula degli stessi avverrà con acquisizione delle necessarie risorse finanziarie e quindi assunzione dei relativi impegni di spesa fino all’importo massimo di lavori per € 800.000.
E’ stato completato proprio l’intervento per il cimitero di Sappanico con l’ ampliamento e la realizzazione di nuovi colombari. Si tratta del primo stralcio per un intervento dal costo di 250mila euro finanziato con un mutuo.
Interessato da numerosi interventi anche il cimitero di Tavernelle dove è stato aperto al pubblico il colombario serie 23, oggetto di manutenzione straordinaria i cui interventi hanno riguardato il rifacimento della pavimentazione, la sistemazione della linea fognaria interna al colombario, opere di manutenzione dei soffitti, rifacimento della balaustra esterna e adeguamento alla normativa vigente di quelle interne e relative opere di finitura.
Passi avanti per la realizzazione del nuovo colombario 34 bis con il completamento dell’ingresso Nord: L’intervento con un finanziamento di € 1.650.000,00 (tramite accensione di un mutuo) ha visto la conclusione dei lavori del colombario; si sta procedendo al montaggio dell’ascensore.
Completato il restauro del Famedio e chiesa monumentale con un finanziamento di € 600.000,00. I lavori si sono conclusi a luglio 2024. Nella scorsa primavera si sono conclusi anche i lavori di manutenzione straordinaria serie III/XIV e si è provveduto alla ricostruzione della scalinata centrale, da tempo inutilizzabile; le opere sono state finanziate con un mutuo da 200mila euro.
Nel febbraio 2024 era già giunta a compimento la realizzazione dei colombari sempre a Tavernelle con l’ampliamento della serie 49 B 8: le somme impiegate sono state pari a 300.000,00 euro e finanziate attraverso concessioni cimiteriali
Infine sono in corso i lavori per la riqualificazione tramite demolizione e ricostruzione con ampliamento serie 9 e sistemazione dell’area con nuovi colombari, serie 10, per un importo complessivo del finanziamento pari ad € 1.800.000,00.
“Questa Amministrazione comunale -sottolinea l’assessore ai Lavori Pubblici Stefano Tombolini- sta impegnando grandi energie per ricondurre in breve termine la situazione dei 13 cimiteri urbani e extraurbani alle condizioni ottimali. L’impegno economico e tecnico applicato e stimolato dal nostro Sindaco non conosce, in questo momento, pari con il passato. Il cambiamento è tangibile, anche grazie alla collaborazione posta in essere con Ancona Servizi, e di qualità rispetto al recente passato”.
Le nuove tariffe e i nuovi canoni per i servizi cimiteriali
Entrerà in vigore a gennaio 2025 l’adeguamento Istat delle tariffe per loculi e ossarini per i cimiteri comunali di Ancona. L’aggiornamento era stato deciso con una delibera del marzo 2022 con la quale si era dato mandato agli uffici comunali di procedere ad un riordino organico dei canoni concessori. Per articolare nuovamente i canoni sono stati presi in considerazione sia l’adeguamento Istat sia il costo di costruzione e manutenzione di loculi e ossarini. Restano esclusi dall’aumento i casi di traslazione delle salme tumulate provvisoriamente nei cimiteri comunali nonché le salme che si trovano in loculi provvisori in attesa di riduzione.Gli aumenti andranno da un minimo di 289 euro ad un massimo di 486 euro per i loculi a seconda della fila; da 180 a 300 euro circa per gli ossarini a seconda della fila.
“Quanto sarà ricavato dalle concessioni cimiteriali dal prossimo anno andrà a finanziare il piano di interventi che prevede la manutenzione del patrimonio edilizio cimiteriale del Comune di Ancona, sia nel cimitero centrale di Tavernelle che nei cimiteri frazionali con opere di natura straordinaria” continua l‘assessore ai Lavori Pubblici, Stefano Tombolini.
Il canone, come detto, copre tutti i 30 anni di concessione del loculo o dell’ossarino. Il pagamento di loculi e ossarini potrà essere rateizzato in 3 rate per coloro che possiedono un ISEE pari o inferiore ai 30 mila euro. (Tale rateizzazione e’ corrisposta secondo la seguente modalita’: il 5% dell’importo totale è dovuto alla stipula del contratto; entro 12 mesi dalla data di stipula del contratto dovra’ essere corrisposto il 40% dell’importo totale ed il saldo – 55% dell’importo totale – dovra’ essere corrisposto entro 24 mesi dalla data della stipula del contratto). “Per coloro che versano in temporanea e obiettiva difficoltà economica, potrà essere suddiviso anche in 18 rate. Le modifiche al regolamento, realizzate dalla Giunta Silvetti, portano la suddivisione dei pagamenti dai tre previsti inizialmente a 18 nella nuova normativa in caso di difficoltà finanziaria. Gli aumenti dei canoni sono calcolabili in poco più di un euro al mese per trent’anni di concessione e sono dovuti all’adeguamento Istat e ai costi di costruzione” afferma l’assessore ad AnconaServizi, Daniele Berardinelli.
Queste le nuove tariffe che saranno applicate dal 1°gennaio 2025:
LOCULI SINGOLI
CANONE CONCESSORIO
PRIMA FILA
€ 3.144,00
SECONDA FILA
€ 3.442,00
TERZA FILA
€ 3.262,00
QUARTA FILA
€ 2.545,00
QUINTA FILA
€ 2.047,00
Canoni diversificati per fila anche alle serie di ossarini di tutti i Cimiteri comunali costruiti a partire dal 1972:
OSSARINI
CANONE CONCESSORIO
DALLA PRIMA ALLA SESTA FILA
€ 810,00
OLTRE LA SETTIMA FILA
€ 486,00
Per incentivare le operazioni di estumulazione delle salme, l’amministrazione ha previsto una riduzione del 50% del canone per gli ossarini costruiti fino al 1971 e per gli ossarini collocati oltre la quinta fila
OSSARINI
CANONE RIDOTTO DEL 50%
DALLA PRIMA ALLA SESTA FILA
€ 405,00
OLTRE LA SETTIMA FILA
€ 243,00
Aggiornamento tariffe su base Istat per i servizi cimiteriali di tumulazione
Le tariffe dei servizi cimiteriali di tumulazione, che erano ferme all’ultimo aggiornamento del 2016, sono state aggiornate a causa anche dei maggiori costi della manodopera e dei materiali dovuti alla congiuntura economica sfavorevole degli ultimi anni.
Le nuove tariffe decorreranno dal 1° gennaio 2025 e saranno soggette ad adeguamento annuale all’indice Istat-Foi. Gli incrementi saranno da circa 6 euro a circa 140 euro massimi a seconda delle singole voci, con un aumento medio di circa 56 euro.
In particolare, per quanto riguarda le operazioni di tumulazione, è stato necessario accorpare le varie opere edili (muratura e smuratura) ad esse collegate, prevedendo che in caso di lavori parziali (sola muratura) debba applicarsi una riduzione del 50% della tariffa, che comprende già entrambe le attività. Per l’adeguamento delle tariffe si è ritenuto inoltre opportuno elaborare un’analisi prezzi delle operazioni cimiteriali per tener conto dei considerevoli aumenti dei prezzi dei materiali edili, prendendo in considerazione le seguenti voci: manodopera (operaio specializzato/operaio comune); noleggio attrezzature; materiali. Ad occuparsi, con contratto di servizio, della gestione dei servizi cimiteriali comprensiva della gestione del servizio di illuminazione votiva, è Ancona Servizi SpA.Il contratto prevede attualmente un corrispettivo per Ancona Servizi pari ad € 890.000,00 oltre iva 22% per un totale di € 1.085.800,00, a fronte di un’entrata a favore del Comune pari ad € 939.000,00 (iva inclusa) derivanti dal gettito delle lampade votive e delle operazioni cimiteriali ordinarie e straordinarie svolte dalla società. La rimodulazione delle tariffe consente di rendere maggiormente sostenibile il piano economico dell’attuale contratto di servizio.
Nel dettaglio:
Per quanto attiene all’inumazione, si è ritenuto opportuno comprendere nella tariffa anche la successiva esumazione, eseguita dopo il periodo ordinario di rotazione decennale.
Per le operazioni di tumulazione ed estumulazione da loculo provvisorio la tariffa e calcolata applicando una riduzione del 50 per cento rispetto alle tariffe di tumulazione ed estumulazione in loculi definitivi, in quanto si tratta di un’operazione di più agevole esecuzione dal punto di vista tecnico.
Quando la tumulazione in loculo provvisorio dipende dall’Amministrazione comunale per mancata disponibilità di loculi comunali definitivi è previsto il pagamento della tariffa di tumulazione in loculo definitivo, ma nella voce di costo della successiva operazione di “Estumulazione da loculo provvisorio per traslazione a loculo definitivo” si intende incluso il costo della tumulazione salma in loculo definitivo.
Con riguardo al trasporto, è stata anche aggiunta la voce “Trasporto resti mortali o ceneri” tra cimiteri diversi, calcolata al 50% rispetto al trasporto feretri tra cimiteri diversi, considerato che il trasporto di urne o cassette ossario è di più agevole esecuzione.
Inoltre, considerato che nella prassi operativa si verifica talvolta la necessita di procedere ad ispezione di loculi per verificare eventuali perdite di liquidi o per altre necessità, si è ritenuto opportuno introdurre un’apposita voce tariffaria, ad oggi non prevista.
Infine, sono state adeguate le voci relative alla sosta urne cinerarie rispetto a quanto già previsto per la sosta feretri. In particolare e stata prevista la tariffa per la sosta a decorrere dall’ottavo giorno e fino all’ultimo giorno di permanenza all’interno del deposito mortuario, al fine di disincentivare l’utilizzo improprio delle cellette ossario della Sala del Commiato del Cimitero di Tavernelle.
Mettere a disposizione gratuitamente tempo ed energie per proteggere le persone e l’ambiente: è la motivazione che anima i volontari di Protezione civile, ragazzi e ragazze, uomini e donne che decidono di mettersi alla prova, acquisendo le necessarie competenze per svolgere un servizio alla comunità che si rivela sempre più importante, in caso di emergenza e non solo. Tra le associazioni di volontariato di Protezione civile del territorio e in linea con l’organizzazione dell’Amministrazione comunale si colloca il Gruppo comunale Volontari di Protezione civile di Ancona, organizzazione del terzo settore costituita nel 2011 e dotata di dispositivi e mezzi per permettere agli operatori volontari- previa adeguata formazione- di svolgere in sicurezza l’attività cui vengono di volta in volta destinati. IL GCVPC si adopera in coerenza con le azioni messe in atto dall’Amministrazione comunale che attraverso strumenti quali i Piani di SICUREZZA garantisce il regolare svolgimento di eventi e manifestazioni cittadine, nonché una efficace gestione di emergenze quali quelle sismiche, allerta meteo e emergenze di tipo sanitario. Per promuovere le adesioni al Gruppo comunale Volontari di Protezione civile, con l’intento di rafforzare questo servizio in una ottica di riqualificazione e sicurezza della città, l’Amministrazione comunale dà il via in questi giorni ad una campagna di sensibilizzazione che troverà accoglienza negli istituti scolastici di istruzione secondarie e presso le Facoltà universitarie UNIVPM.
Allo scopo è stato realizzato una brochure che con testi e fotografie illustra finalità e attività del GCVPC nelle diverse emergenze e nelle manifestazioni ed eventi cittadini, nella campagna “Io non rischio” ecc, i corsi di formazione e il funzionamento del COC- Centro Operativo comunale con il quale il Gruppo comunale si relaziona. Per entrare a fare parte della Protezione civile, i requisiti sono la maggiore età e l’assenza di procedimenti penali e/o condanne, per il resto si richiedono caratteristiche quali senso civico, solidarietà, spirito di collaborazione, rispetto delle regole e capacità di risolvere i problemi.
La prima tappa della campagna si è svolta presso l’ISTVAS- Vanvitelli Stracca Angelini dove ad incontrare gli studenti della classi IV e V si è presentata un’ampia delegazione composta dal Vicesindaco e assessore alla Protezione civile Giovanni Zinni, dal Dirigente del Servizio, Ing. Borgognoni, dal coordinatore Gruppo Comunale Volontari Protezione Civile, Barca e dai tecnici dell’ufficio di Protezione civile del Comune. “Cominciare sin da ragazzi a percorrere l’esperienza della Protezione civile– dichiara il Vice Sindaco e assessore alla Protezione civile Giovanni Zinni- serve a sentirsi parte di una società che deve essere basata sul senso di comunità, della solidarietà e della collaborazione reciproca. Mettersi a disposizione del prossimo è una delle occasioni di crescita più preziose che possano capitare: nel ringraziare gli uffici – nello specifico i tecnici impegnati nella costante applicazione dei piani della sicurezza sia nella ordinaria gestione sia nelle emergenze – per l’impegno messo nella realizzazione di questa campagna, invito i destinatari, in primis gli studenti maggiorenni, a cogliere questa opportunità che li formerà e li gratificherà nel loro percorso di vita”
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