Quattro Comuni uniti per realizzare e armonizzare una serie di interventi, anche molto importanti e attesi da tempo, che contribuiranno a rendere ancora più accessibile la Riviera del Conero: con Ancona capofila ha preso ufficialmente il via a fine gennaio la strategia ITI Portonovo, per la quale sono state firmate apposite convenzioni che riguarderanno Portonovo, Camerano, Numana e Sirolo.
La strategia si chiama ITI Portonovo, a indicare la centralità della baia all’interno dell’intera progettualità, che porta in Riviera un finanziamento di 5,6 milioni di euro erogati dalla Regione grazie ai fondi strutturali europei. Vedrà così la luce il sentiero per scendere al mare a piedi costeggiando la strada in sicurezza e con la possibilità di godere di un paesaggio sicuramente unico del litorale adriatico. Ma non solo: lo storico edificio dei Mutilatini, attualmente chiuso e in fase di degrado, sarà riqualificato con un percorso partecipato già cominciato – che sarà seguito passo passo anche da ComunicAncona – in cui il Comune, il Parco, i soggetti e le associazioni impegnate in questa parte di territorio si stanno confrontando sulle priorità e sulle necessità per la riqualificazione e il nuovo utilizzo, a servizio dei cittadini e dei turisti.
La sottoscrizione dà inoltre ufficialmente il via agli interventi per le quattro Porte del Parco del Conero, collocate nei quattro Comuni, e a una serie di interventi inclusivi e di valorizzazione turistica dell’intera area.
Ma vediamo, nel dettaglio, come si sviluppa ITI Portonovo sul territorio.
L’ITI Portonovo
A luglio 2023, dopo la pubblicazione dell’avviso pubblico, la giunta comunale aveva individuato l’eco-cluster di Portonovo come area ad alto potenziale di sviluppo, in cui focalizzare una serie di investimenti di valorizzazione in chiave sostenibile e condivisa.
In concreto la Strategia prevede quattro punti: il recupero e la riqualificazione dell’ex colonia estiva dei Mutilatini come struttura ricettiva per il turismo sostenibile e per l’educazione ambientale con il coinvolgimento attivo del Parco del Conero e di molte realtà pubbliche e private del territorio, che si sono già riunite nelle scorse settimane nella sala Consiliare del Comune per dare il via a un percorso di progettazione partecipata per il recupero dello stabile e dell’area di sua pertinenza; la creazione del percorso pedonale per la discesa e per l’accessibilità inclusiva alla baia di Portonovo; l’implementazione del progetto Porte del Parco, con hub di valorizzazione e informazione turistica e di supporto alla mobilità sostenibile, nei comuni dell’area urbana per il potenziamento e sviluppo del brand turistico “Conero”; l’intervento “Conero inclusive hub”, destinato a minori, disabili e anziani. I primi tre interventi saranno realizzati a valere sui fondi PR FESR 2021-2017 e l’ultimo sui fondi PR FSE+ 2021-2027.
L’area urbana della Strategia
Per la presentazione della Strategia è stata costituita l’Area urbana con i comuni di Camerano, Numana, Sirolo ed è stato istituito il partenariato locale con le altre istituzioni del territorio (Ente Parco del Conero, SABAP Marche, Università Politecnica delle Marche). Sono stati inoltre coinvolti, in qualità di stakeholders, gli imprenditori che operano nell’area del Conero, le associazioni di categoria e le associazioni ambientaliste.
Il finanziamento
La quota assegnata ad Ancona è composta da un finanziamento totale di 5,6 milioni di euro (5 milioni di euro FESR e 600 mila euro FSE+)e si colloca all’interno delle risorse regionali previste per gli Investimenti territoriali integrati (ITI). A questa somma si aggiungono 90 mila euro FESR per le attività di assistenza tecnica, erogati in base alla graduatoria stilata da una apposita commissione regionale che, a seguito della costituzione delle cinque aree urbane, ha verificato la rispondenza del livello qualitativo delle strategie presentate.
Gli ITI delle cinque aree urbane (Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Pesaro-Fano) saranno finanziati per un importo complessivo di 28 milioni di euro.
Per le tre opere pubbliche è prevista la conclusione delle fasi di progettazione e affidamento lavori entro 30 gennaio 2026. La rendicontazione degli interventi realizzati dovrà avvenire entro il 2028.
Margherita Rinaldi