Tornerà ad essere un ponte tra la città e il suo mare la nuova piazza della Repubblica, che vedrà la luce grazie ai lavori in programma per il 2025. La proposta progettuale su cui si baserà la gara di appalto dei lavori, la cui prima fase della gara di appalto è prevista per il 28 gennaio, si basa sulla valorizzazione della funzione fisica di collegamento della città con il suo scalo storico, ma anche, in egual misura, sulla volontà di ricucire le memorie storiche e il contemporaneo.
Questo sarà reso possibile dallo sviluppo di una serie di dettagli architettonici e urbanistici, primi fra tutti una nuova pavimentazione capace di disegnare i percorsi pedonali e carrabili contemporanei e di recuperare la trama storica che li ha indirizzati nel tempo, una illuminazione che enfatizzerà gli spazi di stazionamento pedonale e di passaggio e anche gli edifici storici che delineano la forma della piazza, una proposta di arredi di design funzionali a unificare e conferire carattere al volto della piazza, un percorso d’acqua che dall’ingresso allo Scalo vittorio Emanuele culmina in una fontana all’ingresso del porto.
La “forma” della piazza
Ai bordi del rione San Pietro, piazza della Repubblica è il collegamento principale con l’adiacente rione Capodimonte. Di forma trapezoidale, con una superficie di circa 3800 metri quadrati, e prossima allo scalo Vittorio Emanuele del porto, è punto di intersezione dei principali assi viari urbani: è delimitata a ovest, parallelamente alla linea di costa, da via XXIX Settembre/via dell’Appannaggio e via della Loggia; sul lato opposto, verso il nucleo urbano, è raccordata con Via Gramsci e con Corso Mazzini e Corso Garibaldi, entrambi pedonali. Sui lati Nord e Sud si fronteggiano il Teatro delle Muse e la Chiesa del Santissimo Sacramento. L’area antistante al teatro delle Muse è oggi parzialmente pedonale e a seguito degli ultimi interventi di 2024 è stata rimossa la pensilina dei bus posizionata al centro. Gli stalli per i taxi sono stati posizionati di fronte al palazzo della Rai, dove presumibilmente rimarranno a seguito dell’intervento.
Le immagini storiche della metà del 1800 mostrano quanto questo accesso dal mare verso la città attraverso la piazza, per il suo carattere scenografico, fosse utilizzato dalle massime personalità del tempo. “Il progetto attuale – si legge nella relazione dei progettisti – è finalizzato a riproporre questo contatto visivo tra il mare e il tessuto cittadino che nel corso del tempo è andato perso”.

Re Vittorio Emanuele II che entra ad Ancona 1860
I lavori
Nella sua fase sperimentale l’opera, il cui costo complessivo è pari a 2,1 milioni di euro, è cominciata nell’estate 2024, in vista dello svolgimento del G7 Salute ad Ancona. L’intervento, inserito nel programma triennale delle opere pubbliche, è uno dei più connotanti all’interno del programma di governo 2025. È, infatti, uno dei principali impegni assunti dall’Amministrazione comunale.
L’obiettivo dell’intervento di riqualificazione, che si fonda sull’analisi dell’evoluzione storica (in particolare sulla carta topografica del 1844 del Grassellini), è quello di raggiungere la completa fruizione dello spazio da parte dei pedoni e la piena valorizzazione del monumentale Teatro delle Muse, rendendo piazza della Repubblica fortemente rappresentativa dell’immagine del capoluogo regionale.
La riorganizzazione della viabilità renderà esclusivamente pedonale lo spazio davanti al teatro, come avviene nella maggior parte delle città. Infine, ma non per ultimo, il progetto prevede un collegamento visivo immediatamente percepibile tra Corso Garibaldi e il mare ed esalta la presenza degli edifici storici affacciati sulla piazza.
La nuova progettazione garantirà la permanenza delle funzioni già presenti, come le aree esterne dei bar, gli stalli per gli scooter, l’area taxi e gli accessi dei mezzi di consegna di scenografie e arredi teatrali e, al contempo, incentiverà la funzione aggregativa anche con nuove attività all’aperto, come mostre e allestimenti temporanei, letture all’aperto e altre iniziative.
Sono, infine, state inserite piste tattilo-plantari LVE, in modo da poter mantenere inalterato il disegno della pavimentazione alla base dell’intervento. All’interno dell’area di intervento sono state inserite alcune mappe tattili, posizionate strategicamente.

Rendering della nuova piazza della Repubblica
La pavimentazione e gli arredi
L’analisi del ricco archivio fotografico ha consentito di individuare i tipi di pavimentazione utilizzati nella storia e la tipologia di posa e, quindi, di rivisitare le soluzioni storiche in chiave contemporanea. I materiali principali saranno la pietra arenaria, la pietra d’Istria e la pietra di Apricena. Per evidenziare la trama storica saranno creati segni a terra attraverso fasce composte da lastre di pietra d’Istria bianco-avorio resa opaca. In alcuni punti la fascia a terra diventerà elemento tridimensionale creando sedute e punti di stazionamento lungo i percorsi e ai bordi della Piazza.
Il progetto per la riqualificazione urbana è accompagnato da una proposta di arredi di design, pensati per armonizzare e unificare il volto della piazza. Nel dettaglio saranno presenti panchine e fioriere in conglomerato bianche e panchine rivestite in pietra d’Istria. L’idea è stata quella di selezionare la forma dell’arredo in base alle diverse funzioni e spazi. La zona di percorrenza dello scalo Vittorio Emanuele, disegnata e delimitata dal basamento in pietra del “palazzo RAI”, accoglierà degli arredi monolitici in pietra e cemento. Lo spazio pedonale di forma quadrangolare a fianco della Chiesa del Sacramento prevede arredi di forma circolare.
Fontana e linea d’acqua
Un ampio spazio lastricato che permette la percorrenza pedonale sullo Scalo Vittorio Emanuele sarà segnato da una larga fascia in pietra d’Istria, traccia dell’edificato storico. Al centro della fascia, una linea d’acqua, che – si legge nella relazione progettuale – “si perde nell’orizzonte del Porto”, terminerà in una fontana lineare confinata tra due setti in pietra.
La nuova illuminazione
Riconoscendo la valenza architettonica e la potenzialità della piazza come luogo di aggregazione, si è pensato alla luce come componente integrante dell’arredo e delle nuove aree. L’illuminazione sarà di due tipi: il primo più visibile ed evocativo, il secondo più nascosto e funzionale. Si avranno quindi illuminazioni puntuali che enfatizzano gli spazi di maggiore stazionamento pedonale e raccontano i percorsi di passaggio e proiettori sotto le gronde degli edifici che circondano la piazza.
Lampioni di design sono previsti in corrispondenza della fascia che evidenzia le tracce del costruito storico e accompagna la passeggiata dal corso al mare. Ad enfasi delicata della linea d’acqua che scende lungo via vittorio Emanuele si è optato per piccoli faretti a incasso nella pietra. Nella nuova area funzionale a fianco alla chiesa, le sedute circolari saranno arricchite dall’illuminazione lineare con profilo nascosto sotto seduta.
È stato inoltre previsto un sistema di gestione smart per creare scenari di illuminazione personalizzabili a seconda delle occasioni.
A cura della redazione