Claudio Baglioni fa tris alle Muse

Non sorprende il successo registrato da Claudio Baglioni che in tre serate consecutive -il 2, il 3 e il 4 febbraio- ha riempito il Teatro delle Muse con il concerto “Piano di volo Solo Tris”, una performance della durata di 3 ore durante la quale si è alternato tra tre pianoforti e tra canzoni e racconti di memorie e aneddoti. Uno spettacolo entusiasmante, preparato con grande cura e settimane di prove estenuanti, da grande professionista quale è, che ha riempito di gioia il suo pubblico accorso da più parti. A salutarlo dietro le quinte, poco prima di salire sul palco l’ultima sera, gli assessori al Turismo Daniele Berardinelli e alla Cultura, Marta Paraventi, accompagnati dal Presidente di Marche Teatro, Valerio Vico. All’artista i rappresentanti delle istituzioni hanno donato due volumi, uno dei quali sul Teatro delle Muse, invitandolo – in particolare l’assessore al Turismo- a ritornare per godere in tranquillità delle bellezze del territorio.

Con il podcast la scuola è più digitale

Per superare il digital device ma anche chiave per innovare il modello di didattica tradizionale in favore di un modo di fare scuola aperto e inclusivo e che, soprattutto, insegni a non subire passivamente i contenuti digitali ma ad esserne invece produttori e utenti consapevoli.

Anche il mondo scolastico dorico sta affrontando questo percorso ed una ultima buona pratica arriva dalla scuola secondaria di primo grado Marconi di Ancona dell’Istituto Comprensivo Grazie Tavernelle che, vincendo il primo premio per il bando del Fondo Sociale Europeo destinato agli istituti scolastici per la diffusione della cultura digitale, avrà a disposizione circa 200.000 euro per un progetto di formazione trasversale che coinvolgerà studenti e docenti e che culminerà con la creazioni di podcast. Il prodotto finale sarà costituito da podcast sia in italiano, con particolare attenzione allo storytelling , che in matematica per favorire un migliore apprendimento e apprezzamento della materia da parte degli studenti. L’obiettivo è quello di migliorare il rapporto dei ragazzi con il mondo digitale in particolare quello dei social, insegnando loro a dominare la comunicazione digitale e non a subirla passivamente come spesso invece accade.

La formazione proposta ai docenti verterà sui modelli di apprendimento anche tramite un mix di metodologie didattiche (lezioni frontali, Learning by doing, scambio di buone pratiche, visite di studio, Project work e nuove unità di apprendimento); ai docenti del management e dell’equipe di coordinamento del progetto verrà proposta una formazione su metodologie didattiche innovative come podcasting e uso degli strumenti tecnologici per la realizzazione e la diffusione di nuovi prodotti; infine la musica come viatico di contenuti culturali etici ed estetici.

“Inizialmente la formazione sarà rivolta agli insegnanti dell’ambito linguistico, logico-matematico e musicale-artistico che saranno formati su come si realizza, si produce e si diffonde un podcast . Successivamente i docenti trasferiranno queste competenze agli alunni. In una prima fase, che è quella sperimentale, gli alunni saranno chiamati a realizzare dei podcast legati alle varie discipline – hanno spiegato i coordinatori del progetto i docenti Grazia Piracci, Claudia Ferri, Carlo Celsi -. In questa scuola esiste da sempre una grande attenzione a modalità di comunicazione alternative, moderne e innovative e quindi dato che queste sono modalità attraverso cui i ragazzi e tutti noi oggi acquisiamo informazioni, è giusto poter dominare questi nuovi media, imparando ad utilizzarli e a produrli”.

Il progetto sostenuto dall’assessorato alle Politiche Educative del Comune di Ancona, Antonella Andreoli, è stato premiato alla presenza del dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Grazie Tavernelle professore Andrea Sallese, la rappresentante dell’Ufficio scolastico regionale Margherita Rigillo e degli insegnanti che lo hanno redatto e che lo seguiranno i professori Grazia Piracci, Claudia Ferri, Carlo Celsi. Ad accogliere gli ospiti una riuscitissima esibizione del gruppo musicale della scuola denominato Radio Marconi Band.

Le medie Marconi, pur non essendo un istituto ad indirizzo musicale, hanno fatto della musica strumento di aggregazione e didattico per i suoi studenti, interfacciandolo anche con l’educazione digitale. Pratica, quest’ultima, che ha da poco a disposizione uno spazio in più, una nuova aula con tutta la strumentazione necessaria e che presto sarà implementata grazie proprio al progetto vinto recentemente.

“Mi complimento con questo Istituto – ha detto l’assessore alle Politiche Educative del Comune di Ancona, Antonella Andreoli, – per il bel risultato raggiunto aggiudicandosi questo premio che permetterà ai ragazzi di ampliare le proprie conoscenze digitali divenendo sempre più protagonisti della comunicazione del Terzo Millennio. Un progetto ancor più valido perché coniuga formazione dei docenti e formazione degli studenti”.

Non nasconde la soddisfazione il vertice dell’Istituto. “L’obiettivo fondamentale – ha spiegato il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Grazie Tavernelle, Andrea Sallese – attraverso l’utilizzo della tecnologia è trasformare i nostri ragazzi da semplici utenti passivi in soggetti attivi e creatori di contenuti, apprendendo così cosa accade attraverso l’utilizzo di strumenti di comunicazione digitale, in questo caso il podcast” (video prof. Andrea Sallese)

Rosanna Tomassini

Portonovo: a piedi fino al mare e nuovi Mutilatini

Quattro Comuni uniti per realizzare e armonizzare una serie di interventi, anche molto importanti e attesi da tempo, che contribuiranno a rendere ancora più accessibile la Riviera del Conero: con Ancona capofila ha preso ufficialmente il via a fine gennaio la strategia ITI Portonovo, per la quale sono state firmate apposite convenzioni che riguarderanno Portonovo, Camerano, Numana e Sirolo.

La strategia si chiama ITI Portonovo, a indicare la centralità della baia all’interno dell’intera progettualità, che porta in Riviera un finanziamento di 5,6 milioni di euro erogati dalla Regione grazie ai fondi strutturali europei. Vedrà così la luce il sentiero per scendere al mare a piedi costeggiando la strada in sicurezza e con la possibilità di godere di un paesaggio sicuramente unico del litorale adriatico. Ma non solo: lo storico edificio dei Mutilatini, attualmente chiuso e in fase di degrado, sarà riqualificato con un percorso partecipato già cominciato – che sarà seguito passo passo anche da ComunicAncona – in cui il Comune, il Parco, i soggetti e le associazioni impegnate in questa parte di territorio si stanno confrontando sulle priorità e sulle necessità per la riqualificazione e il nuovo utilizzo, a servizio dei cittadini e dei turisti.

La sottoscrizione dà inoltre ufficialmente il via agli interventi per le quattro Porte del Parco del Conero, collocate nei quattro Comuni, e a una serie di interventi inclusivi e di valorizzazione turistica dell’intera area.

Ma vediamo, nel dettaglio, come si sviluppa ITI Portonovo sul territorio.

L’ITI Portonovo

A luglio 2023, dopo la pubblicazione dell’avviso pubblico, la giunta comunale aveva individuato l’eco-cluster di Portonovo come area ad alto potenziale di sviluppo, in cui focalizzare una serie di investimenti di valorizzazione in chiave sostenibile e condivisa.

In concreto la Strategia prevede quattro punti: il recupero e la riqualificazione dell’ex colonia estiva dei Mutilatini come struttura ricettiva per il turismo sostenibile e per l’educazione ambientale con il coinvolgimento attivo del Parco del Conero e di molte realtà pubbliche e private del territorio, che si sono già riunite nelle scorse settimane nella sala Consiliare del Comune per dare il via a un percorso di progettazione partecipata per il recupero dello stabile e dell’area di sua pertinenza; la creazione del percorso pedonale per la discesa e per l’accessibilità inclusiva alla baia di Portonovo; l’implementazione del progetto Porte del Parco, con hub di valorizzazione e informazione turistica e di supporto alla mobilità sostenibile, nei comuni dell’area urbana per il potenziamento e sviluppo del brand turistico “Conero”; l’intervento “Conero inclusive hub”, destinato a minori, disabili e anziani. I primi tre interventi saranno realizzati a valere sui fondi PR FESR 2021-2017 e l’ultimo sui fondi PR FSE+ 2021-2027.

L’area urbana della Strategia

Per la presentazione della Strategia è stata costituita l’Area urbana con i comuni di Camerano,  Numana, Sirolo ed è stato istituito il partenariato locale con le altre istituzioni del territorio (Ente Parco del Conero, SABAP Marche, Università Politecnica delle Marche). Sono stati inoltre coinvolti, in qualità di stakeholders, gli imprenditori che operano nell’area del Conero, le associazioni di categoria e le associazioni ambientaliste.

Il finanziamento

La quota assegnata ad Ancona è composta da un finanziamento totale di 5,6 milioni di euro (5 milioni di euro FESR e 600 mila euro FSE+)e si colloca all’interno delle risorse regionali previste per gli Investimenti territoriali integrati (ITI). A questa somma si aggiungono 90 mila euro FESR per le attività di assistenza tecnica, erogati in base alla graduatoria stilata da una apposita commissione regionale che, a seguito della costituzione delle cinque aree urbane, ha verificato la rispondenza del livello qualitativo delle strategie presentate.

Gli ITI delle cinque aree urbane (Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Pesaro-Fano) saranno finanziati per un importo complessivo di 28 milioni di euro.

Cronoprogramma

Per le tre opere pubbliche è prevista la conclusione delle fasi di progettazione e affidamento lavori entro 30 gennaio 2026. La rendicontazione degli interventi realizzati dovrà avvenire entro il 2028.

Margherita Rinaldi

PNRR, i magnifici 5 pronti nel 2026

Entro la primavera del 2026 la città di Ancona si riapproprierà di 5 tra i principali spazi coperti cittadini, ciascuno con la sua specifica destinazione: Cultura = Pinacoteca, Biblioteca, Mole; Commercio e tempo libero =Mercato delle Erbe e infine Sport = Palaveneto.

Ciascuno con la sua Storia, antica o recente, chi interdetto da poco tempo, chi (come il Palazzo dello Sport) chiuso da anni. Chi destinatario di un intervento di recupero, chi di riqualificazione, chi di un rifacimento vero e proprio. Comune denominatore, l’appartenenza dei cinque monumentali edifici al filone dei progetti che ricadono nei finanziamenti del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza. Va da sé che Amministrazioni Centrali titolari di misure PNRR, hanno l’obbligo di garantire un corretto utilizzo dei fondi, assicurando la coerenza tra i criteri di selezione delle azioni con le regole e gli obiettivi del PNRR,. A a differenza dei programmi di spesa tradizionalmente realizzati nell’ambito di fondi Strutturali di Investimento Europeo (fondi SIE), questo filone si configura come un programma basato sulla Performance, con traguardi qualitativi quantitativi prefissati da raggiungere a scadenze stringenti, nel caso di Ancona del 31 marzo 2026. . Il controllo e la rendicontazione riguardano, pertanto, sia gli aspetti necessari ad assicurare il corretto conseguimento dei traguardi e degli obiettivi, sia ad assicurare che le spese sostenute per la realizzazione dei progetti del PNRR siano regolari e conformi alla normativa vigente e congruenti con i risultati raggiunti. Di pari passo con i lavori dunque viene eseguita la rendicontazione all’Amministrazione centrale che- a fine 2024- ha avuto riscontri tutti positivi.

I finanziamenti erogati dallo Stato sono stati supportati anche da fondi comunali per far fronte agli incrementi di costo dei materiali che nell’ultimo anno si sono registrati. 

La Pinacoteca comunale Podesti (inizio lavori 8/9/2023) è tra le opere in dirittura di arrivo, e riaprirà i battenti per prima. Ha difatti raggiunto il 75% ad oggi l’intervento di restauro e adeguamento impiantistico per una cifra pari a 1 milione290mila euro. L’appalto che riguarda il restauro e l’adeguamento impiantistico è in fase di completamento. Sono già entrati in funzione i nuovi depositi realizzati al 3° piano per il ricovero delle opere d’arte. Si stanno eseguendo gli ultimi piccoli lavori che dovranno concludersi entro il 3 marzo. A seguire, sempre utilizzando le risorse del PNRR, saranno appaltate opere di natura allestitiva, non comprese nell’appalto principale, per un importo di circa 40.000 € da affidare a ditta specializzata in questo genere di lavori. 

Al 40% è lo stato di avanzamento dei lavori per la Mole Vanvitelliana (inizio lavori 8/1/2024)   per il completamento e la valorizzazione della stessa struttura; lo stanziamento è di 3 milioni 300mila euro. Rilevante l’intervento del Ponte Nord che collega la terraferma con “l’isola” che accoglie il Lazzabaretto e di lì il Circolo Stamura. L’obiettivo è di completare l’intervento per il periodo estivo, al momento è in corso l’esecuzione dei nuovi micropali di fondazione per il rinforzo strutturale. Nella Sala Tabacchi sono stati riaperti tutti gli archi grazie alla demolizione delle murature di tamponamento, con conseguente ripresa delle murature e delle volte; sono stati installati i nuovi infissi vetrati e rimosse pedane, rampe e divisori preesistenti non più funzionali. E’ stata inoltre realizzata la nuova pavimentazione della sala. Nelle Sale Viani e Mercanti: anche in questo caso riaperti tutti gli archi, nuovi infissi vetrati, demolizione interna di tutte le pavimentazioni aggiuntive, smantellamento della vecchia impiantistica varia e nuovi servizi igienici. 

Restauro e risanamento strutturale anche della Biblioteca comunale Benincasa (inizio lavori 9/10/2023), che già prevedeva nel bando un cofinanziamento comunale di € 2 milioni 600.000 euro assicurato con mutuo contratto nel 2023, per un intervento complessivo pari a  7milioni e 660 mila euro. Lo stato di avanzamento dei lavori è superiore al 40%.  Attualmente è in corso di esecuzione l’adeguamento impiantistico, sono stati smantellati gli impianti preesistenti e predisposti di nuovi, sono stati istallati macchinari di trattamento aria e pompe di calore.  Completato il nuovo isolamento termico della copertura e portato a termine il consolidamento delle volte, in esecuzione il restauro degli stucchi e delle pitture così come il rifacimento del tetto con consolidamento.   Completati i restauri delle volte e gli scavi per vespai areati del piano interrato, in fase di prossima esecuzione le nuove pavimentazioni. Infine terminato  l’adeguamento strutturale dell’ascensore con accessibilità dal piano interrato e completato l’adeguamento strutturale della scala antincendio. Sono in corsi di esecuzione la predisposizione dell’impianto elettrico e informatico. 

Il Mercato coperto delle Erbe (inizio lavori 8/1/2024) dal costo di 5 milioni 869.820 euro, richiede tempi un po’ più lunghi, con uno stato di avanzamento delle opere al 16 %. L’intervento nasce nell’ottica della prosecuzione del processo di riqualificazione del centro storico e valorizzazione della struttura del Mercato, proponendo un luogo non solo destinato alla vendita di prodotti alimentari del territorio, ma anche identificato come una vera e propria piazza coperta. L’intervento si configura come un “cantiere aperto”, dove il mercato continua a svolgere il suo ruolo sociale, economico e di connettivo urbano, senza chiudere mai.  Attualmente, sono in corso le opere delle nuove linee di scarico, gli allacci per l’implementazione della linea elettrica e dell’acqua, le predisposizioni per i nuovi corpi di alloggio delle pescherie in acciaio e vetro, le finiture deilocali sotto-strada lato Via Magenta, già disponibili poiché cessati dalla consegna dei lavori. Quanto alla caratteristica struttura esterna in acciaio e ghisa, in stile liberty, dopo aver effettuato diverse prove, si propende per l’utilizzo combinato di due tecniche complementari come la criosabbiatura e la sabbiatura a laser, con un trattamento finale assai complesso. Inoltre, per quanto riguarda i vetri retinati di facciata, si intende procedere alla sostituzione con vetro retinato stampato, anche in considerazione del fatto che i vetri non sono originali ma un rifacimento eseguito alla fine del secolo scorso. 

In ordine di tempo, l’ultimo avviato è il cantiere del Palasport di via Veneto  (inizio lavori 15/1/2024)-   nella prima fase si sono svolti i lavori di demolizione di gran parte dell’ampia struttura, per procedere poi con i lavori di ristrutturazione; lo stato attuale di avanzamento è oltre il 25% . E’ in corso attualmente il quarto contratto applicativo: in questi giorni sono in essere le opere per l’adeguamento sismico della struttura, poi si procederà all’isolamento termico e alla realizzazione di tutte le opere finali.  Nel nuovo Palasport ci saranno un campo da gioco polivalente che potrà ospitare gare di basket, pallamano, pallavolo calcio a cinque, una tribuna da 460 posti e spogliatoi e altri servizi per gli atleti. Al piano interrato un parking con una cinquantina di posti auto. Il costo di 6 milioni 600mila euro. 

Sono invece terminati una ventina di interventi PNRR per circa 15 milioni di euro e hanno riguardato:  la manutenzione straordinaria delle gallerie stradali; manutenzione straordinaria impianti tecnologici, efficientamento energetico degli impianti comunali; interventi sul piede della frana con bonifica idraulica e drenaggi profondi; lavori di completamento delle palificate nella frazione Paterno; lavori di realizzazione di corsia autobus e ripristino della pavimentazione su Piazza Ugo Bassi; manutenzione straordinaria strade e marciapiedi del centro storico e manutenzione straordinaria strade comunali; lavori di riqualificazione di via della Loggia; manutenzione straordinaria marciapiedi; opere di tutela ambientale per la falesia e messa in sicurezza; adeguamento dell’autorimessa Traiano ai fini della sicurezza antincendio; via XXIX Settembre manutenzione straordinaria;   lavori di adeguamento antincendio del mercato comunale di piazza d’armi; nuovi percorsi di autonomia per persone con disabilità; ristrutturazione del primo piano di piazza Medaglia d’oro; serie di interventi per migliorare l’efficienza di cinema teatri e musei; adeguamento impiantistico e antincendio  per diversi edifici del patrimonio immobiliare comunale; per le scuole interventi sulle Garibaldi (adeguamento sismico),  Maggini, Dante Alighieri, Marinelli, Tommaseo – Mazzini, Fermi, Collodi-Socciarelli-Pinocchio e succursale Pinocchio, Leopardi, Levi con manutenzione straordinaria di adeguamento impiantistico e antincendio; scuola infanzia Anna Freud, scuola primaria Don Milani, scuola primaria Pascoli intervento di miglioramento sismico; scuola elementare Antognini con lavori di adeguamento sismico. 

 “Questa città – ha ricordato l’assessore ai Lavori Pubblici ing. Stefano Tombolini in occasione di un recente incontro con la stampa – ha raccolto oltre 50 milioni di euro di finanziamenti per la rigenerazione urbana, l’edilizia scolastica e sportiva e abbiamo deciso di riferire periodicamente rispetto a questi grandi temi che coinvolgono la cittadinanza e che riguardano importi rilevanti. L’ avanzamento per alcune opere si è sviluppato significativamente negli ultimi mesi e si sta dando il massimo per rispettare i tempi di consegna”. “Sono – la maggior parte – ha spiegato l’ing. Stefano Capannelli, Dirigente Area LLPP – mega cantieri, complessi dal punto di vista tecnico, che insistono in centro e perciò non è facile renderli compatibili con lo svolgimento della vita cittadina, contenendo i disagi; altri hanno a che fare con strutture di pregio che vanno trattate con estrema cura”. Un particolare ringraziamento è stato espresso nei confronti dei tecnici comunali impegnati nei cantieri delle grandi opere pubbliche PNRR -e li ricordiamo: Palasport, Mole, Pinacoteca, Biblioteca, Mercato delle Erbe. Nell’ordine: ing. Elisabetta Valentini, ing.Fiorenza Finizio, geom. Umberto Montesi, ing.arch. Carlo Beer e e arch. Francesca Vecchi. 

 Federica Zandri e Rosanna Tomassini

I 50 anni di Liz Bar. Con i suoi cocktail Enzo ha portato Ancona nel mondo

I celebri occhi viola di Liz Taylor hanno portato fortuna a Enzo Chionne, barman prodigio di origine umbra che nel lontano 1974, mentre faceva la stagione estiva presso il Grand Hotel Don Juan di Giulianova Lido, ebbe la fortuna di averla tra i clienti.

Sì proprio lei -la divina- soggiornò per un settimana nella raffinata struttura e Enzo si ripropose di intitolare a lei- che ne fu molto contenta- l’ American bar che sognava di aprire ad Ancona, città che lo aveva accolto da ragazzo con la sua famiglia. Affascinato fin da giovanissimo dall’intrigante mondo dei cocktail, con i loro nomi esotici ed evocativi che richiamano personaggi e culture di tutto il mondo, ha festeggiato insieme alla moglie Cesidia, tra le prime bar ladies d’Italia iscritte all’Aibes, al figlio Alessandro e alla nuora Dayana, mezzo secolo di attività del suo Liz Bar inaugurato il 25 gennaio 1975. Capelli d’argento, a breve ottant’anni splendidamente portati, con il suo sorriso gentile e i suoi modi da gentleman, Enzo Chionne lo si può incontrare ogni giorno, già dal mattino, nel suo locale di via Marini -a due passi da Piazzale Europa e dalla Galleria del Risorgimento, porta di accesso al capoluogo- che ha visto passare generazioni di clienti in cinque decenni di attività. “Nonostante una posizione non proprio centrale, lontana dalla passeggiata degli anconetani- riferisce- abbiamo avuto sin dai primi tempi una frequentazione assidua, di tanti cittadini e lavoratori, provenienti da uffici e enti in quella che era considerata la zona nuova di Ancona negli anni successivi al terremoto. Impiegati e funzionari della SIP (poi Telecom), del Provveditorato agli Studi Marche-Umbria, della Direzione interregionale dell’Enel, di alcuni Uffici della Regione, e poi nel tempo del Comando dei Vigili del Fuoco, della Questura e altri ancora. Comprai gli spazi in un edificio di nuova costruzione, allargandoci successivamente, pensando in via prioritaria al settore del bere pre- e post-dinner, ma senza escludere i servizi di caffetteria e di piccola ristorazione (attiva tutti i giorni nella saletta al piano superiore). Nel tempo tante cose sono cambiate, molti uffici si sono spostati, ma la nostra clientela affezionata è rimasta, con nuove generazioni che si sono avvicendate”. I 50 anni del Liz Bar Enzo e la sua famiglia hanno voluto festeggiarli invitando i clienti, gli amici e tutti i Sindaci che si sono alternati in questo lungo periodo ( Trifogli e Del Mastro, da tempo scomparsi, erano clienti affezionati) e che hanno risposto con affetto e simpatia alla chiamata. Una bella festa che ha visto tra gli ospiti una versione contemporanea di Liz Taylor, alias Valentina Conti, nota editrice e cliente affezionata che nell’occasione ha dedicato alla famiglia Chionne una pubblicazione intitolata “Cinquant’anni di spirito” con contributi e testimonianze.

Tornando dove tutto è cominciato, si evidenzia che fu davvero una bella sfida quella del nuovo American bar aperto negli anni Settanta dai giovani coniugi che si erano conosciuti lavorando assieme in una struttura ricettiva abruzzese: “negli anni successivi all’inaugurazione- ricorda ancora il signor Chionne- quando ancora non esistevano i cellulari e neanche il pc ci allargammo e ci inventammo con mio figlio le business room, con lavagne luminose, diapositive e altri dispositivi: la voce si sparse e arrivava tanta gente, anche da fuori.”

Chef barman nei migliori hotel della riviera abruzzese-marchigiana nella prima parte della sua carriera, vincitore fin da giovanissimo di prestigiosi premi in Italia e all’estero (nel 1968 a S. Vincent quale barman più giovane d’Italia ), il titolare del Liz ha svolto per trent’anni attività di docenza in istituti alberghieri e altre sedi, a diversi livelli, su incarico della Confcommercio di Ancona, ricoprendo anche l’incarico di esperto per pubblici esercizi nella Commissione R.E.C. e ricevendo numerosi altre proposte e riconoscimenti, non ultima la civica benemerenza dorica due anni fa: “Ancona a dire il vero, l’ho fatta conoscere prima degli altri in Italia e nel mondo, partecipando a campionati e altri eventi dell’ Associazione internazionale Barman. Al Liz soddisfiamo i gusti dei nostri clienti con tutti i classici del bere – commenta con gli occhi che brillano- ma anche con una serie di creazioni mie, quali i cocktail “Fisarmonica” (un mix impreziosito dal liquore Aurum), che si ispira allo strumento principe della manifattura musicale marchigiana, con il quale vinsi un premio e che ancora oggi piace a molti, “Young”, con il quale conquistai un secondo premio, “Felicità” (arrivato prima della celebre canzone), “ Italia 1990” e altri ancora. Chi vuole bere leggero può optare per un long drink, che ha un più basso contenuto alcolico, per chi ci chiede invece del vino abbiamo a disposizione un wine corner”. Alla domanda se esiste competizione tra le categorie dei barman e dei sommelier Enzo scuote il capo: “operiamo in due contesti diversi- dice- i colleghi si occupano sostanzialmente di abbinare i vini con i pasti nei ristoranti, e poi ci sono le degustazioni nelle enoteche; noi barman tradizionalmente ci occupiamo dei drink che precedono e seguono i pasti, per lo più in ambito alberghiero ma non solo”. Professionalità ed eleganza, le cifre del mestiere, che richiede anche estrema correttezza nel trattare con il cliente, il quale -sottolinea- non va mai incoraggiato ad esagerare, anzi. Ciascun drink rispetta determinati parametri alcolici, tali da non indurre uno stato di ebbrezza. Riguardo ai giovani, il consiglio è di restare nei limiti: “in genere- spiega – non sono i drink acquistati nei locali ad alzare il tasso alcolico, compromettendo la lucidità alla guida, ma le bottiglie comprate nei supermercati e svuotate senza criterio, spesso prima di iniziare la nottata”. Tanti, tantissimi i clienti che hanno goduto dell’ospitalità del Liz Bar, locali e di passaggio, personaggi del cinema e dello spettacolo, dello sport e della politica, trovando in Enzo, nel figlio Alessandro e nelle loro sempre attive e puntuali consorti, una accoglienza curata e amichevole.

Lo slogan della casa? Cin Cin Evviva! Espressione semplice ed immediata con la quale i Chionne augurano lunga vita ai loro clienti e amici e tanti altri anni piacevoli insieme al Liz Bar.

Federica Zandri

Social e chat: come i cittadini comunicano con l’Amministrazione

Social, chat, sportello, telefono: quali sono i canali di comunicazione più utilizzati dagli utenti che cercano informazioni dal Comune di Ancona?Come ogni anno, l’Ufficio Comunicazione – URP stila un report che fotografa attraverso numeri, classifiche, trend, le richieste di informazioni che vengono effettuate attraverso la nutrita batteria di canali di comunicazione. In particolare, i social network offrono interessanti spunti su quali siano gli argomenti più richiesti, più apprezzati e quelli che hanno raggiunto il maggior numero di utenti.Nel dettaglio, per quanto riguarda i canali social, continua nel 2024 la crescita dei cittadini che seguono la pagina Facebook “Comune di Ancona – Informacittà”. Eventi e interventi sul decoro e sui lavori pubblici sono tra i temi che raggiungono il maggior numero di utenti e like. In testa troviamo la nuova illuminazione e pavimentazione di via Goito, con 53.000 utenti raggiunti e quasi 700 like. A seguire, il post relativo al progetto del nuovo stadio Dorico che ha ottenuto 43.000 visualizzazioni e oltre 200 like. La festa del Capodanno ha invece raccolto circa 2.000 “mi piace”.
Un “Comune in tasca” quello di Ancona che invia notizie direttamente sui telefonini attraverso i canali di Telegram e Whatsapp. Con oltre 6.000 iscritti, questi canali permettono agli utenti di ricevere quotidianamente aggiornamenti su eventi, avvisi, scadenze, bandi, emergenze e modifiche alla viabilità in tempo reale. WhatsApp, inoltre, viene utilizzato anche come uno “sportello virtuale di informazioni”, offrendo risposte personalizzate per ogni richiesta che nell’anno appena trascorso sono state 2.950.
In continua espansione anche il canale Instagram del Comune, che con un piano editoriale specifico e contenuti visivi come video brevi, testi, stories e infografiche ha raggiunto 13.000 utenti.
Le pagine Facebook e Instagram Ancona Tourism e Ancona Cultura hanno visto un incremento positivo grazie alla produzione di contenuti multimediali e testuali mirati: approfondimenti su mostre, percorsi culturali, luoghi e personaggi iconici per Ancona Cultura, e itinerari, curiosità e contest fotografici per Ancona Tourism.
Anche i “canali tradizionali” come lo sportello di front office al piano terra e il telefono hanno visto un aumento significativo delle richieste: le interazioni sono cresciute rispettivamente del 26% e del 39% rispetto all’anno precedente, a scapito delle email che invece subiscono un importante decremento. Le richieste al front office riguardano principalmente la situazione abitativa e la domanda di sussidi, in particolare in seguito ai bandi per i contributi per l’affitto e le utenze. Al telefono, invece, prevalgono le richieste di orientamento (ad esempio, “a quale ufficio dovrei rivolgermi per…”) e le segnalazioni relative al decoro urbano e al verde pubblico. Oltre 3.000 le segnalazioni gestite tramite il sistema ProntoURP, che raccoglie tutte le istanze dei cittadini; del totale, il 65% sono state risolte o pianificate, una percentuale in linea con il 2023. Le richieste più frequenti riguardano la manutenzione del verde pubblico e delle strade.

Il report completo dell’Ufficio Comunicazione – URP è qui

Marco Porcu Ufficio Comunicazione

Nuovi arredi e luci, verde e sobrietà: ecco il nuovo Corso

Nuovo volto a Corso Garibaldi e all’asse “da mare a mare”, nuove luci, verde. Arredi sobri e una precisa intenzione di non stravolgere l’aspetto originario e il contesto architettonico di pregio, di rinnovare “in punta di piedi” con uno stile contemporaneo che riqualificherà il tratto compreso fra Piazza della Repubblica e Piazza Cavour, con un’attenzione particolare alla connessione con piazza Stamira attraverso via Castelfidardo (che sarà interessata dalla riqualificazione in un secondo stralcio).
Il progetto, messo a punto dai tecnici dei Lavori pubblici e dal consulente arch. Riccardo Piacciafuoco e sottoposto alle categorie economiche, non punta semplicemente a inserire singoli elementi di arredo e piante nel principale corso della città da mesi liberato dalle vecchie isole di ferro, ma intende creare una nuova dimensione urbana dell’asse “da mare a mare” dove ci si incontra, si passeggia, si vive il centro dalle Muse – gli arredi sono stati pensati in continuità con quelli di piazza della Repubblica – al Passetto.
L’idea alla base della riqualificazione è proprio quella di creare zone di sosta, senza trascurare l’elemento luce perché una città vive sia di giorno che di sera: per questo sono previsti led a luce variabile che si propaga sia da sopra sia da sotto il lampione.
I nuovi arredi saranno composti da 27 panchine di pietra sinterizzata (polvere di pietra con resine) e legno; di queste 6 presentano lo schienale, 7 sono composte da sedute bifronte (senza schienale) e 14 composizioni ad L (seduta con schienale e piccola penisola). Le nuances tenderanno al colore chiaro, mentre la zona delle sedute sarà lignea. Le panchine saranno inoltre munite di piedini in grado di azzerare la leggera pendenza del Corso Garibaldi, che in alcuni punti è pari a circa il 5%. Sia legno che pietra saranno trattati con vernici antigraffiti.
Grande spazio sarà riservato al verde: il progetto prevede 27 nuovi alberi, in particolare sono state scelte le specie pyrus calleryana (comunemente noto come ‘pero da fiore’), con il fiore colore bianco, e lagerstroemia, le cui fioriture rosse perdurano per circa 6 mesi; l’altezza media di questi fusti non supera i 7 metri. Le piante sono state selezionate tenendo in considerazione manutenzione, dimensione, venti e condizioni climatiche, evitando quelle allergizzanti.
Sono inoltre previsti 27 lampioni, 14 cestini alternati e 54 fioriere (di cui 27 per composizioni con alberi e 27 per composizioni floreali con lampione).
La collocazione non sarà in parallelo, ma procederà con elementi ricorrenti in ordine diagonale.
Quali saranno i tempi di realizzazione del progetto, del costo complessivo di 345 mila euro? Il prossimo mese si andrà alla progettazione definitiva e nel corso dell’estate i cittadini potranno assistere a una continua composizione degli arredi. Il termine dei lavori previsto è la fine dell’estate, presumibilmente in concomitanza con la tradizionale festa del mare che cade fra agosto e settembre, anche se la piantumazione dovrà slittare per motivi climatici.
Un particolare servizio di manutenzione e di innaffiamento, da incrementare nei mesi estivi, sarà organizzato per mantenere alto il livello di decoro.

Il racconto della musica: intervista a Cristiano Veroli

La stagione musicale Ancona Classica ha appena preso il via. Insieme con il musicologo Cristiano Veroli raccontiamo il viaggio musicale che FORM e Amici della Musica propongono per il capoluogo in una serie di appuntamenti che porteranno il pubblico ad ascoltare musica nei contenitori simbolo della città: il Teatro delle Muse, lo Sperimentale e la rinnovata Aula Magna della Facoltà di Ingegneria, che già in passato aveva ospitato le stagioni sinfoniche della Filarmonica Marchigiana.

Per il secondo anno consecutivo FORM e Amici della Musica propongono insieme una stagione di musica cameristica, concertistica e sinfonica per il capoluogo. Che storia racconta musicalmente il percorso studiato per quest’anno?  

C’è un filo conduttore piuttosto evidente che lega insieme le due programmazioni musicali confluite nel cartellone unico di Ancona Classica 2025. Il termine di “Contrappunti” individuato dal Direttore artistico Fabio Tiberi per la stagione cameristico-concertistica di AdM (Amici della Musica “Guido Michelli”) allude alla coesistenza armonica e all’interrelazione dialogante di più linee melodiche che si intrecciano e si sommano tra loro, come in una fuga di Bach ad esempio, e quindi, per estensione, alla pluralità di stili, forme, generi ed epoche diverse che nel loro insieme tracciano una fitta rete di vie complementari nell’ambito di un percorso comune, arricchendolo così di varie possibilità di fruizione per il pubblico. Una simile “mappa” di percorsi diversi intrecciati fra loro è sottesa anche nel termine “MusicAttraverso” che identifica invece la stagione sinfonica FORM a firma del Direttore artistico Francesco Di Rosa: suoni “viaggianti” che attraversano il tempo e lo spazio della musica di ogni genere e stile segnando il traguardo dei 25 anni della Fondazione Orchestra Regionale delle Marche e i 40 anni dell’attività dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana.

In effetti, Ancona Classica 2025 offre al pubblico la possibilità di accostarsi a generi tradizionali come il quartetto per archi e la sinfonia, la sonata per uno o più strumenti e il concerto solistico; ma anche a generi e stili trasversali alla cosiddetta “musica classica”, come la musica per il cinema, la danza, il canto popolare rielaborato in ambito colto, per scoprire, o riscoprire, autori molto differenti tra loro per epoca, stile, linguaggio musicale, mezzi espressivi: da Beethoven a Ravel, da Schubert e Mendelssohn a Poulenc , Satie e altri autori del Novecento e dell’epoca contemporanea, fra cui il senigalliese Daniele Gasparini che presenta in prima assoluta una nuova opera su commissione AdM. Non solo. Alcuni autori compaiono in entrambe le programmazioni dando testimonianza della loro poliedricità di interessi musicali (come nel caso di Nino Rota, presente con le sue celebri musiche scritte per il cinema ma anche con composizioni di genere colto come il preludio pianistico e il concerto per archi); mentre alcuni temi attraversano entrambe le programmazioni affrontati da diverse prospettive: il tema della danza, ad esempio, su cui si incentra il programma del concerto FORM ROMEO E GIULIETTA, si ripresenta, come idea assoluta, nella Settima Sinfonia di Beethoven – “apoteosi della danza”, come la definisce Wagner – eseguita nella seconda parte del concerto BOSSO-BEETHOVEN degli AdM. Insomma: davvero una pluralità e un intreccio di vie nell’ambito di un percorso unificato AdM-FORM in grado di soddisfare tutti i gusti e le esigenze.

Chi sono i protagonisti chiave di questa stagione? 

Difficile selezionare le eccellenze quando le eccellenze sono davvero tante. Concentrandomi sulla programmazione dei prossimi eventi, direi che oltre all’atteso debutto con la FORM, il 6 febbraio all’Aula Magna, del Premio Oscar Nicola Piovani con sue composizioni di vario genere da lui dirette, di notevole attrattiva è la presenza nel cartellone degli AdM di due eccezionali pianisti: il giovane di talento Filippo Gorini (artista in residenza per il triennio 2025-27) e l’affermato Emanuele Arciuli, impegnati il primo, il 9 febbraio allo Sperimentale (da questa data in poi sede di tutti gli appuntamenti di Ancona Classica) nell’interpretazione di capolavori assoluti come l’avveniristica ultima sonata di Beethoven, Op. 111, e la splendida sonata di Schubert D.840 “Reliquie” (di cui Gorini esegue anche i frammenti dei movimenti lasciati incompiuti dall’autore); mentre il secondo, il 25 febbraio, in un recital intitolato PIANO VOICE dal programma estremamente vario e articolato che, tra le altre cose, permette al pubblico di accostarsi ad interessantissime composizioni di autori novecenteschi e contemporanei ispirate al blues e alle melodie tradizionali dei nativi nordamericani.

C’è poi il 7 marzo, per la FORM, una “new entry” davvero importante: il maestro svizzero Matthias Bamert, compositore e direttore d’orchestra di fama internazionale che si esibisce per la prima volta in Italia dirigendo la Filarmonica Marchigiana in formazione di grande orchestra (oltre 60 elementi) nell’esecuzione delle due più celebri composizioni strumentali dedicate all’immortale coppia di amanti shakespeariana: l’Ouverture-Fantasia Romeo e Giulietta di Čajkovskij e brani tratti dalle tre suite dell’omonimo balletto di Prokof’ev introdotti dall’Invito alla danza di Carl Maria von Weber.

Da non perdere il 20 marzo, per gli AdM, l’esibizione del Quartetto Eos che affronta, in un programma dal titolo RUSSIAN TALES, due “gemme” della letteratura quartettistica come il Primo dei tre quartetti “Razumovsky” di Beethoven e il celeberrimo Ottavo Quartetto di Šostakovič. Come pure da non perdere il 27 marzo, sempre per gli AdM in collaborazione con la FORM, l’appuntamento con il violoncellista e direttore Luigi Piovano, primo violoncello solista dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, per il concerto BOSSO-BEETHOVEN, un emozionante omaggio ad Ezio Bosso, musicista con il quale il Direttore artistico della FORM Francesco Di Rosa aveva un forte legame anche sul piano affettivo. Questo evento ha un significato particolare per il pubblico di Ancona. Proprio nella nostra città, infatti, il 2 febbraio 2020 Bosso diresse la FORM, insieme allo stesso Di Rosa in veste di oboe solista, in quello che fu il suo ultimo concerto pubblico. Il programma musicale di BOSSO-BEETHOVEN prevede alcune composizioni di Bosso, fra cui The Sea Prayer per violoncello e archi con l’intervento solistico di Piovano, e la già citata Settima Sinfonia di Beethoven, opera che Bosso diresse il 14 marzo 2018 all’Aula Magna salendo per la prima volta sul podio dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana.

Chiusura in grande stile l’8 maggio, fra idilli mozartiani ed eroismi beethoveniani, con il programma LA FORM E MAYER, SOLISTA DEI BERLINER: IDILLIO ED EROISMO, che vede protagonista un’altra importante “new entry” per la FORM: Albrecht Mayer, oboe solista dei Berliner Philharmoniker. Fra le opere in programma, eseguite e dirette da Mayer, la ricostruzione del Concerto per oboe K. 293 di Mozart, prima esecuzione in Italia, e la grande Sinfonia Eroica di Beethoven.

Sono diversi i luoghi che ospiteranno la stagione, dalle Muse all’Università. Quanto significa questo in termini di coinvolgimento del pubblico e quanto è cresciuta negli anni la cultura musicale di Ancona?

Significa molto. La storica triangolazione fra le due più importanti realtà musicali presenti nel territorio di Ancona, gli AdM e la FORM, e l’Università Politecnica delle Marche, frutto di collaudati rapporti di collaborazione e di amicizia che risalgono a diversi decenni addietro e che dallo scorso anno, sotto l’egida del Comune di Ancona, hanno dato vita ad Ancona Classica, è fondamentale per il coinvolgimento di un pubblico sempre più vario e numeroso nelle attività programmate e, di conseguenza, per la sua crescita culturale nell’ambito della musica; processo che, credo, sia già in atto ma che necessita di essere incentivato.

Con il recupero dell’Aula Magna come sede di concerti dopo molti anni di assenza, recupero fortemente voluto dal Rettore Gian Luca Gregori che si riallaccia alla tradizione dei “Giovedì dell’Aula Magna” nata al tempo in cui Tiberi era Direttore artistico della FORM, ha permesso di chiudere il circuito dei più importanti luoghi cittadini destinati alla musica (Muse, Sperimentale e Aula Magna) acquisendo o riacquisendo nuovo pubblico e, insieme, di completare, anche spazialmente, l’itinerario a più vie del duplice percorso musicale AdM-FORM all’interno del capoluogo.

C’è poi un’altra importante considerazione da fare. La programmazione di Ancona Classica risponde alle esigenze di un pubblico molto vasto e differenziato, comprendente, oltre ai tradizionali fruitori di musica colta appartenenti ad un fascia di età piuttosto alta e ad un livello sociale tendenzialmente elevato, anche altre categorie di utenti, fra cui gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado (per i quali sono previste forti riduzioni sul costo dei biglietti) e, in generale, tutti quei soggetti che, vivendo in condizioni di fragilità e disagio, sono generalmente tenuti ai margini dell’offerta culturale, potendo essi orientarsi anche verso programmi di particolare “appeal popolare”. Del resto, mi sembra che tutto questo possa contribuire, almeno per quanto riguarda la musica, al raggiungimento degli obiettivi perseguiti dall’attuale Amministrazione Comunale nel progetto per la “Grande Ancona”.

Margherita Rinaldi

I Capigruppo consiliari: “Ecco la nostra Ancona”

Verde, sostenibilità, salute pubblica, cantieri cittadini, turismo, borghi, giovani e università, porto, nuovi spazi che rendano la città sempre più accogliente: sono alcuni dei temi maggiormente evidenziati dai capigruppo consiliari che in questa seconda uscita di ComunicAncona si presentano alla città con brevi video che pubblichiamo alla fine di questo articolo. Al di sopra di tutti i “punti caldi”, evidenziati da ciascuno secondo le diverse sensibilità politiche, culturali e anche professionali, c’è, chiaro, il riferimento allo stretto legame con i cittadini che con il loro voto hanno delineato la formazione del Consiglio Comunale.

I Consiglieri comunali di Ancona fanno parte di un’assemblea giovane, con un’età media che si aggira attorno ai 50 anni, sei consiglieri under 35, 2 dei quali impegnati come presidente e vicepresidente di Commissione, tre tra i 21 e i 22 anni e tre over 70. I trentadue consiglieri dell’assise anconetana, venti della maggioranza e dodici dell’opposizione, eletti nelle Amministrative del 29 maggio 2023, sono ufficialmente in attività dal 19 giugno 2023, data del primo Consiglio, guidati dal presidente Simone Pizzi con la vicepresidenza del consigliere Francesco Rubini Filogna, votati entrambi all’unanimità nella stessa seduta. In maggior parte i consiglieri sono medici e avvocati. Sono relativamente numerosi anche gli studenti (quattro su trentadue). Siedono sugli scranni di Palazzo del Popolo anche liberi professionisti, dipendenti e funzionari pubblici, tecnici, pensionati. Le donne sono dodici (nove della maggioranza e tre dell’opposizione) e venti gli uomini (undici della maggioranza e nove dell’opposizione). Sono divisi in tredici gruppi consiliari, sette della maggioranza e sei dell’opposizione.

In questo numero di ComunicAncona sono proprio i tredici Capigruppo a raccontare la loro visione della città, parlando del lavoro fatto fino a oggi e delle prospettive che ritengono più importanti per il prossimo futuro.

Qui trovate i loro profili insieme con quelli di tutti gli altri Consiglieri comunali di Ancona.

Qui sotto, in ordine alfabetico, il loro racconto della città e del lavoro in Comune (clicca sul nome o vai direttamente al video dall’anteprima): FRANCESCO ANDREANI Capogruppo Consiliare RIPARTIAMO DAI GIOVANI; SUSANNA DINI Capogruppo Consiliare PARTITO DEMOCRATICO; TOMMASO FAGIOLI Capogruppo Consiliare AZIONE – ITALIA VIVA – CALENDA; DANIELE GIACHI Capogruppo Consiliare RINASCI ANCONA CIVICI E SOLIDALI; ARNALDO IPPOLITI Capogruppo consiliare ANCONA PROTAGONISTA; MASSIMO MANDARANO Capogruppo Gruppo MISTO; CARLO MARIA PESARESI Capogruppo Consiliare ANCONA DIAMOCI DEL NOI; ANNALISA PINI Capogruppo Consiliare CIVITAS CIVICI; VINCENZO ROSSI Capogruppo Consiliare FORZA ITALIA; FRANCESCO RUBINI FILOGNA Capogruppo Consiliare ALTRA IDEA DI CITTA’; MARINA TAUS Capogruppo Consiliare LEGA SALVINI; JACOPO TOCCACELI Cagruppo Consiliare FRATELLI D’ITALIA; DIEGO URBISAGLIA Capogruppo Consiliare ANCONA FUTURA.

Testo, video e postproduzione di Margherita Rinaldi

Cremazioni in aumento, in arrivo il nuovo impianto

In Italia si ricorre sempre più spesso alla cremazione: nel 2023 quasi 4 persone su 10 hanno optato per tornare a cenere, superando le 250 mila cremazioni in tutto lo stivale.

E il trend si riflette sul capoluogo di regione: ad Ancona dal 2010 al 2024 le cremazioni sono passate dal 9% al 44%. In altre parole, su 1769 decessi, sono 778 coloro che hanno deciso di optare per il proverbiale motto ‘cenere eri e cenere tornerai’.

Alla base del nuovo trend un vero e proprio cambio di sensibilità, ormai scevro dalla tradizionale sepoltura e relative spese a carico dei posteri. Con la cremazione, invece, gli eredi saranno esonerati da incombenze burocratiche e oneri fra manutenzioni e decoro.

Step e costi del progetto

Per rispondere a quella che a tutti gli effetti sta diventando un’indicazione di natura sociale, in questi giorni è in fase di gara l’appalto per la realizzazione del nuovo impianto di cremazione, per un valore totale pari a 2,5 milioni di euro. L’impianto sarà realizzato all’interno del Cimitero di Tavernelle e sarà operativo il prossimo anno. Rendering alla mano, la nuova struttura sorgerà dietro all’attuale Casa del Commiato; qui, in futuro, si prevede di ubicare anche il Giardino della Memoria, luogo indicato – ma non obbligatorio – per disperdere le ceneri in natura.

Stando alla road map, le prime cremazioni potrebbero essere effettuate già da metà 2026. In un primo momento sarà attiva una sola linea di cremazioni, ma l’obiettivo è quella di raddoppiarla: già con una linea di cremazione,  ipotizzando 12 ore di attività al giorno, lavorando con doppi turni sei giorni a settimana (dal lunedì al sabato), l’impianto potrebbe arrivare a sfiorare le 3 mila cremazioni all’anno.

Zero problemi infine dal punto di vista della salute: gli uffici tecnici fanno sapere che il percorso di realizzazione dell’impianto di cremazione è stato gestito, come da prassi, con un confronto con ARPAM e con l’Area Ambiente della Provincia di Ancona in sede di conferenza di servizi; il futuro impianto a Tavernelle, grazie a sistemi avanzati di trattamento e depurazione dei fumi, nonché di monitoraggio e controllo automatico, garantirà il pieno rispetto della legislazione in materia di emissioni in atmosfera.

Obiettivi e prospettive

“Quella dell’impianto di cremazione è una risposta prima di tutto umana: al momento, infatti, per cremare le salme dei propri cari bisogna raggiungere altri centri operativi nel territorio marchigiano, se non addirittura fuori regione – spiega l’Assessore ai Lavori Pubblici Stefano Tombolini, che continua – non da ultimo questa struttura va anche letta sotto il profilo economico: contiamo di rientrare dell’investimento, per il quale al momento l’Amministrazione comunale deve accendere un mutuo, nel giro di circa 5 anni: stando al trend di circa il 40% di cremazioni sul totale dei defunti, potremmo registrare utili a partire dal sesto anno”.

E gli utili si riverseranno sempre sul fronte cimiteriale: l’Amministrazione comunale, infatti, utilizzerà i fondi derivanti dall’impianto di cremazione per opere di manutenzione all’interno dei cimiteri dorici, senza dover attingere dalle casse comunali.

Costi per la cremazione

È ancora al vaglio dell’Amministrazione comunale il tariffario per la cremazione nel nuovo impianto a Tavernelle: quel che è certo è che i costi potrebbero variare fra non residenti e residenti ad Ancona, con un leggero sgravio per questi ultimi. Inoltre sarà possibile conferire sia salme sia resti mortali.