La violenza sulle donne appartiene ancora alla nostra cultura. La violenza fisica, la violenza domestica, la violenza
verbale, la violenza psicologica, la violenza economica, le tante facce della violenza di genere che spesso si alternano e si sovrappongono. In molti e in molte lo negano, sostenendo che le donne hanno tutti gli strumenti per tutelarsi e autodeterminarsi, in primis quella libertà che altre culture con cui oggi entriamo più facilmente a contato per esperienza diretta- culture apertamente maschiliste- reprimono.
Se, in sostanza, le donne dei paesi evoluti vengono messe a confronto con le donne iraniane, afgane, dei paesi africani e dei paesi arabi, la questione sembra effettivamente superata. Ma è un errore, una trappola: non sono ancora maturi i tempi per un superamento di pregiudizi e stereotipi che ancora condizionano la vita delle donne, né vanno mai persi di vista gli elementi che concorrono a operare la discriminazione uomo- donna, che generano forme di ingiustizia e sono l’anticamera della violenza. ll contrasto alla violenza di genere e il sostegno alle donne è uno dei punti fermi dell’Amministrazione comunale che insieme alle istituzioni, alle associazioni e al Forum delle Donne è costantemente attiva su più fronti per sensibilizzare, informare e, quindi, fare prevenzione.
Dalla scorsa estate l’assessore alle Pari Opportunità Orlanda Latini ha voluto potenziare le azioni di tutela delle donne in situazione di emergenza attraverso la campagna di comunicazione Non sei sola! che attraverso affissioni e i canali social incentiva la divulgazione del 1522, numero antiviolenza e antistalking, attivo H24, e, inoltre, i riferimenti del Centro Antiviolenza di Ancona (800 032 810 e 071 205376), del Consultorio familiare (071 205376) , delle Forze dell’Ordine 112 e inoltre il richiamo delle app utili nelle emergenze.
Nel mese di novembre e dicembre in particolare, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne sono state numerose le occasioni di incontro – con analisi e testimonianze- su un fenomeno che presenta una molteplicità di sfaccettature da indagare e fare conoscere, per mettere donne e ragazze in condizione di difendersi ed affrancarsi da ciò che non è né normale, né accettabile.
“Fare rete” è la parola d’ordine proclamata dalle assessore della giunta Silvetti che hanno presentato congiuntamente le iniziative in programma, promosse e sostenute dall’assessorato alle Pari Opportunità “per incentivare- ha sottolineato- la cultura del rispetto e l’autostima femminile, due formidabili strumenti per contrastare la violenza degli uomini sulle donne, e per abbattere quelle discriminazioni e luoghi comuni nei quali la violenza trova terreno facile ”
Tra le iniziative ospitate e co-organizzate , la seconda edizione del Corso sulla prevenzione dei conflitti, la gestione delle situazioni critiche e l’autodifesa che ha raccolto ampi consensi alla sua prima edizione, che ha l’obiettivo è quello di imparare a gestire le emozioni, rafforzare l’autostima, prevenire i rischi e affrontare con successo le situazioni critiche. Parallelamente il corso ‘Donna In Difesa’ (ottobre-dicembre 2024) alla palestra della scuola primaria Gianni Rodari in Via Brecce Bianche, organizzato con il patrocinio del Comune di Ancona, CONI Marche e FIJLKAM Marche. I
La partecipazione ad entrambi era gratuita.
A cura di Reti Culturali odv e con una pluralità di partner e patrocini, si è ragionato sulla Storia delle Donne, i Nomi delle Donne- Focus sulla Toponomastica femminile. Lo spazio pubblico – ha spiegato l’associazione – restituisce a chi lo attraversa quasi solo nomi di uomini che rappresentano circa il 90 per cento dei luoghi dedicati a persone. Da qualche anno lo studio dell’urbanistica si è intrecciato con quello della toponomastica di genere per disegnare città più inclusive e contrastare la cancellazione storica subita da artiste, politiche o scienziate . In un’ altra occasione si è parlato di Donne e Malattia sul piano giuridico e sociosanitario con ANDOS, associazione donne operate al seno, quale contributo alla riflessione.
Ancora incontri formativi e informativi a novembre e dicembre quali la conferenza Più consapevole, più sicura con psicoterapeute e e referenti dell’associazione Donne e Giustizia che gestisce il Centro Anti Violenza di Ancona che proprio quest’anno ha compiuto 40 anni.
Non sono mancati incontri dedicati al tema della violenza economica e finanziaria quali Conversazioni sul denaro, con economisti, sociologi, antropologi e docenti . Ha suscitato forte emozione la presentazione del libro della dott.ssa Margherita Carlini, psicologa e criminologa, del Centro Antiviolenza di Ancona (e responsabile del CAV di Recanati) dal titolo “La mia parola- caduta all’inferno e la rinascita di cinque donne vittime di violenza domestica”. Oltre all’ avv, Roberta Montenovo, presidente della associazione Donne e Giustizia e del Centro Antiviolenza della Provincia di Ancona, sono intervenute alcune sopravvissute a maltrattamenti da parte di coniugi ed ex che hanno raccontato coraggiosamente le proprie storie con i relativi iter giudiziari, non per tutte conclusi.
Sul piano artistico non sono mancate le performance in tema di violenza di genere che hanno ricevuto il patrocinio e il sostegno del Comune di Ancona: In collaborazione con il festival Corto Dorico ha avuto luogo al Teatro Sperimentale il recita Relazioni pericolose di Stefania Sandrelli “una tragedia interiore, che non lascia scampo e che rappresenta senza soluzioni o accomodamenti, le lacerazioni di una mentalità maschilista tristemente viva ancora oggi”. Con la straordinaria interpretazione della Sandrelli si è ripercorsa l’intera vicenda di Cavalleria Rusticana letta da parte della protagonista-vittima, Santuzza. Si ricorda inoltre lo spettacolo teatrale Cristina e la Città delle Dame una performance di teatro- danza scritto e diretto da Chiara Marangoni, liberamente tratto dall’omonimo romanzo della scrittrice Christine de Pizan, vissuta tra la fine del XIV secolo e l’inizio del XV secolo, che ci ha lasciato in eredità la prima opera mai scritta in difesa dei diritti e della dignità delle donne. A metà dicembre su iniziativa del Forum delle Donne un’altra performance al femminile a cura di Simona Lisi, Song of the songs si è svolta presso la monumentale Chiesa del Gesù.
Con il nuovo anno l’Amministrazione, anche in vista dell’8 marzo (fermo restando che si tratta di ricorrenza con altro significato, centrata piuttosto su diritti e pari opportunità), di concerto con il Forum delle Donne e con le associazioni del territorio sta pensando a nuove iniziative per prevenire la violenza di genere, avvalendosi di esperienze maturate sul campo e aprendosi ad ogni possibile soluzione per contrastare il fenomeno e sviluppare una cultura fondata sul rispetto e sulla reciprocità tra uomo e donna.
Federica Zandri

