Basta violenza di genere, serve un cambiamento culturale


La violenza sulle donne appartiene ancora alla nostra cultura. La violenza fisica, la violenza domestica, la violenza
verbale, la violenza psicologica, la violenza economica, le tante facce della violenza di genere che spesso si alternano e si sovrappongono. In molti e in molte lo negano, sostenendo che le donne hanno tutti gli strumenti per tutelarsi e autodeterminarsi, in primis quella libertà che altre culture con cui oggi entriamo più facilmente a contato per esperienza diretta- culture apertamente maschiliste- reprimono.
Se, in sostanza, le donne dei paesi evoluti vengono messe a confronto con le donne iraniane, afgane, dei paesi africani e dei paesi arabi, la questione sembra effettivamente superata. Ma è un errore, una trappola: non sono ancora maturi i tempi per un superamento di pregiudizi e stereotipi che ancora condizionano la vita delle donne, né vanno mai persi di vista gli elementi che concorrono a operare la discriminazione uomo- donna, che generano forme di ingiustizia e sono l’anticamera della violenza. ll contrasto alla violenza di genere e il sostegno alle donne è uno dei punti fermi dell’Amministrazione comunale che insieme alle istituzioni, alle associazioni e al Forum delle Donne è costantemente attiva su più fronti per sensibilizzare, informare e, quindi, fare prevenzione.

Dalla scorsa estate l’assessore alle Pari Opportunità Orlanda Latini ha voluto potenziare le azioni di tutela delle donne in situazione di emergenza attraverso la campagna di comunicazione  Non sei sola! che attraverso affissioni e i canali social incentiva la divulgazione del 1522, numero antiviolenza e antistalking, attivo H24,    e, inoltre,  i  riferimenti del Centro Antiviolenza di Ancona (800 032 810 e 071 205376), del Consultorio familiare (071 205376) , delle Forze dell’Ordine 112 e  inoltre  il richiamo delle app utili nelle emergenze.

Nel mese di novembre e dicembre in particolare, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne sono state numerose le occasioni di incontro – con analisi e testimonianze- su un fenomeno che presenta una molteplicità di sfaccettature da indagare e fare conoscere, per mettere donne e ragazze in condizione di difendersi ed affrancarsi da ciò che non è né normale, né accettabile.

“Fare rete” è la parola d’ordine proclamata dalle assessore della giunta Silvetti che hanno presentato congiuntamente le iniziative in programma, promosse e sostenute dall’assessorato alle Pari Opportunità “per incentivare- ha sottolineato- la cultura del rispetto e l’autostima femminile, due formidabili strumenti per contrastare la violenza degli uomini sulle donne, e per abbattere quelle discriminazioni e luoghi comuni nei quali la violenza trova terreno facile ” 

Tra le iniziative ospitate e co-organizzate , la seconda edizione del Corso sulla prevenzione dei conflitti, la gestione delle situazioni critiche e l’autodifesa che ha raccolto ampi consensi alla sua prima edizione, che ha l’obiettivo è quello di imparare a gestire le emozioni, rafforzare l’autostima, prevenire i rischi e affrontare con successo le situazioni critiche. Parallelamente il corso ‘Donna In Difesa’ (ottobre-dicembre 2024) alla palestra della scuola primaria Gianni Rodari in Via Brecce Bianche, organizzato con il patrocinio del Comune di Ancona, CONI Marche e FIJLKAM Marche. I

La partecipazione ad entrambi era gratuita.

A cura di Reti Culturali odv e con una pluralità di partner e patrocini, si è ragionato sulla Storia delle Donne, i Nomi delle Donne- Focus sulla Toponomastica femminile. Lo spazio pubblico – ha spiegato l’associazione – restituisce a chi lo attraversa quasi solo nomi di uomini che rappresentano circa il 90 per cento dei luoghi dedicati a persone. Da qualche anno lo studio dell’urbanistica si è intrecciato con quello della toponomastica di genere per disegnare città più inclusive e contrastare la cancellazione storica subita da artiste, politiche o scienziate . In un’ altra occasione si è parlato di Donne e Malattia sul piano giuridico e sociosanitario con ANDOS, associazione donne operate al seno, quale contributo alla riflessione.

Ancora incontri formativi e informativi a novembre e dicembre quali la conferenza Più consapevole, più sicura con psicoterapeute e e referenti dell’associazione Donne e Giustizia che gestisce il Centro Anti Violenza di Ancona che proprio quest’anno ha compiuto 40 anni.

Non sono mancati incontri dedicati al tema della violenza economica e finanziaria quali Conversazioni sul denaro, con economisti, sociologi, antropologi e docenti . Ha suscitato forte emozione la presentazione del libro della dott.ssa Margherita Carlini, psicologa e criminologa, del Centro Antiviolenza di Ancona (e responsabile del CAV di Recanati) dal titoloLa mia parola- caduta all’inferno e la rinascita di cinque donne vittime di violenza domestica”. Oltre all’ avv, Roberta Montenovo, presidente della associazione Donne e Giustizia e del Centro Antiviolenza della Provincia di Ancona, sono intervenute alcune sopravvissute a maltrattamenti da parte di coniugi ed ex che hanno raccontato coraggiosamente le proprie storie con i relativi iter giudiziari, non per tutte conclusi.

Sul piano artistico non sono mancate le performance in tema di violenza di genere che hanno ricevuto il patrocinio e il sostegno del Comune di Ancona: In collaborazione con il festival Corto Dorico ha avuto luogo al Teatro Sperimentale il recita Relazioni pericolose di Stefania Sandrelli “una tragedia interiore, che non lascia scampo e che rappresenta senza soluzioni o accomodamenti, le lacerazioni di una mentalità maschilista tristemente viva ancora oggi”. Con la straordinaria interpretazione della Sandrelli si è ripercorsa l’intera vicenda di Cavalleria Rusticana letta da parte della protagonista-vittima, Santuzza. Si ricorda inoltre lo spettacolo teatrale Cristina e la Città delle Dame una performance di teatro- danza scritto e diretto da Chiara Marangoni, liberamente tratto dall’omonimo romanzo della scrittrice Christine de Pizan, vissuta tra la fine del XIV secolo e l’inizio del XV secolo, che ci ha lasciato in eredità la prima opera mai scritta in difesa dei diritti e della dignità delle donne. A metà dicembre su iniziativa del Forum delle Donne un’altra performance al femminile a cura di Simona Lisi, Song of the songs si è svolta presso la monumentale Chiesa del Gesù.

Con il nuovo anno l’Amministrazione, anche in vista dell’8 marzo (fermo restando che si tratta di ricorrenza con altro significato, centrata piuttosto su diritti e pari opportunità), di concerto con il Forum delle Donne e con le associazioni del territorio sta pensando a nuove iniziative per prevenire la violenza di genere, avvalendosi di esperienze maturate sul campo e aprendosi ad ogni possibile soluzione per contrastare il fenomeno e sviluppare una cultura fondata sul rispetto e sulla reciprocità tra uomo e donna.

Federica Zandri

Ancona sostenibile con il Piano per la mobilità e i trasporti

Gran parte delle emissioni di anidride carbonica in atmosfera avvengono per colpa del traffico, nelle aree urbane le emissioni che possono alterare il clima sono il 60-70 per cento rispetto al totale delle emissioni e la strategia da perseguire deve tendere a una riduzione del 55 per cento entro il 2030. Tre sono le leve fondamentali per lavorare in questo senso: lavorare sulle emissioni dei motori termici, agevolando l’elettrico soprattutto per il Tpl e modificando il riparto a favore del trasporto pubblico.

Per queste ragioni nasce il Piano urbano della mobilità sostenibile (PUMS) del Comune di Ancona: uno strumento che individua la cornice generale, gli interventi e le politiche da attuare per il traffico, per il Tpl, per i parcheggi e per le soluzioni di mobilità alternativa.

Il Piano è stato approvato recentemente dalla giunta ed era stato in precedenza presentato a stakeholders, associazioni di categoria, ordini professionali e sindacati, ma anche associazioni ambientaliste e Consigli territoriali di partecipazione. L’iter in corso prevede la Valutazione ambientale strategica (Vas), l’approvazione definitiva in giunta, pubblicazione e approvazione in Consiglio Comunale.

Il PUMS del Comune di Ancona si pone in un arco temporale operativo pari a dieci anni: dal 2024 al 2034Il target è quello di passare dall’attuale 33 per cento di mobilità sostenibile (mobilità provata pedonale e ciclabile più Tpl) al 48 per cento. “Si tratta – spiega il sindaco Daniele Silvetti – di un progetto a lungo termine, ma estremamente pragmatico. Molte sono le innovazioni. Tra tutte, il ripristino della stazione marittima, in disuso da quasi dieci anni. Pensiamo ad Ancona come a una città che necessita di una particolare attenzione nei confronti della viabilità in ingresso, con un ruolo centrale del Tpl. Una dimensione altrettanto importante è quella della rete tra territori limitrofi. Non a caso alla conferenza stampa di presentazione del Piano ha partecipato anche il sindaco di Falconara Stefania Signorini insieme con il consigliere comunale delegato all’Urbanistica”.

“Il PUMS – afferma il vicesindaco e assessore alla mobilità Giovanni Zinni – serve per definire la strategia della transizione ecologica, aumentando il trasporto pubblico locale, considerato da questa Amministrazione comunale lo strumento principale per ridurre in modo sostanziale l’utilizzo delle auto private. Per far questo servono anche politiche tariffarie, minimi cambi di viabilità e interventi che tutelino i residenti e la sosta produttiva. La nostra direzione è quella di rendere perfettamente integrate le necessità delle attività economiche e produttive con quelle di chi vive il territorio, in modo compatibile con la sostenibilità ambientale, cioè riducendo l’inquinamento da traffico”.

 

Gli snodi principali del PUMS

Sono quattro gli snodi principali del PUMS, che impatteranno in modo significativo non solo sulla viabilità, ma anche sulla qualità della vita e sulla sostenibilità ambientale della città di Ancona: il nuovo anello filoviario, la riattivazione della Stazione Marittima, il cambio della viabilità in via Bocconi e in via Giannelli, agli imbocchi della galleria del Risorgimento, l’introduzione di alcune zone ad accesso controllato (ZAC), dopo la sperimentazione attuata su Portonovo. Tutte le azioni strategiche individuate nel PUMS saranno delineate con esattezza nei successivi piani attuativi di settore: il Piano urbano dei parcheggi, il Piano generale del Traffico Urbano, il Programma triennale del trasporto pubblico e il Biciplan.

 

Il nuovo anello filoviario

Il progetto dell’anello filoviario, finanziato con 6,5 milioni di euro dal Ministero dei Trasporti con un cofinanziamento del Comune di 700 mila euro, introduce ad Ancona una vera e propria rivoluzione della viabilità, garantendo la prospettiva di un passaggio reale e sostanziale al servizio di Tpl elettrico.

Servendo i punti di scambio con la viabilità esterna alla città proveniente da nord (Stazione ferroviaria) e da sud (piazza Ugo Bassi), questo anello sarà fondamentale per ridurre gli accessi delle auto private in centro e, in prospettiva, anche dei mezzi del trasporto extraurbano. Partendo da piazza Cavour, l’anello filoviario proseguirà verso corso Stamira, via XXIX Settembre, via Marconi, piazza Rosselli, via Giordano Bruno, piazza Ugo Bassi, viadotto della Ricostruzione, via Martiri della Resistenza, galleria Risorgimento, via Giannelli, piazza Cavour.

La novità fondamentale consiste nell’introduzione della tecnologia bimodale, che comporta cioè l’inserimento nel servizio filoviario di mezzi di nuova generazione con un’alta capacità di marcia autonoma, senza il contatto continuo con i fili, grazie a una batteria ricaricabile che consente autonomia per lunghi tragitti.

Il progetto dell’anello filoviario, infatti, risponde alle osservazioni del Ministero: la linea sarà riqualificata solo nei tratti che hanno già ricevuto il nulla osta per il trasporto filoviario, mentre per i due chilometri in cui la linea era stata precedentemente dismessa sarà utilizzata la batteria.

 

La riattivazione della Stazione Marittima

Dismesso dal 2015, con il PUMS si torna a riconsiderare il collegamento tra stazione centrale e stazione marittima fino a Fincantieri. Riutilizzando il sedime della ferrovia marittima, gli utenti del sistema ferroviario (nazionale, regionale e metropolitano) e gli utilizzatori della cerniera di mobilità del porto retrostante potranno raggiungere l’area portuale e il centro storico della città. Si propongono, quindi, l’utilizzo di modalità di trasporto alternative tra la Stazione e Fincantieri quali tram-treno, filobus e bus elettrico, da valutare con Regione, RFI e Autorità portuale.

 

Il cambio della viabilità in via Bocconi e nella galleria del Risorgimento

Il PUMS prevede anche la ridefinizione dei principali snodi della viabilità: per alleggerire la pressione sulle intersezioni sarà necessario fluidificare la circolazione negli incroci più critici del percorso di ingresso e uscita da piazza Cavour attraverso la galleria del Risorgimento.

Inoltre il PUMS comprende una modifica alla viabilità anche in via Bocconi, dove il restringimento a una corsia singola in uscita costituisce un tappo alla fluidificazione del flusso veicolare. La fermata del bus sarà dunque ricollocata in un’area limitrofa ma esterna all’attuale carreggiata, anche per garantire una fermata meglio attrezzata e in sicurezza, con la possibilità di mantenere su via Bocconi le due corsie in uscita dalla rotatoria.

 

L’introduzione della Zona ad accesso controllato

Sperimentata a Portonovo durante l’estate 2024, la Zona ad accesso controllato (ZAC), potrebbe essere estesa, dopo un congruo periodo di sperimentazione, anche in altre parti della città: qui, infatti, le zone ad accesso controllato individuate sono due: il Guasco e Capodimonte, che potrebbero essere ampliate o ridotte in base alle criticità riscontrate durante il periodo di sperimentazione.

 

Il PUMS e il nuovo Piano urbanistico generale della città di Ancona

Il PUMS diventerà anche strumento strategico di settore fondamentale, base per la redazione del nuovo PUG (Piano Urbanistico Generale) della città di Ancona ai sensi della nuova Legge Regionale, che ne prevede l’approvazione entro dicembre 2027.

 

Margherita Rinaldi

Cimiteri, al via i lavori per l’impianto di cremazione

Un patrimonio edilizio cimiteriale del Comune di Ancona ampio e variegato, composto da tredici cimiteri, di cui uno monumentale, Tavernelle, e dodici dislocati nelle frazioni. Un patrimonio che necessita di interventi di manutenzione, con diversi gradi di urgenza volti a ripristinare situazioni di deterioramento e con l’obiettivo di mantenere il decoro degli spazi in un ambiente pubblico di culto, migliorandone la fruizione e valorizzando la memoria storica condivisa. Pertanto l’Amministrazione nel 2025 porterà a completamento un lavoro già avviato da tempo e che vede la riqualificazione sia del cimitero di Tavernelle che di quelli dei borghi.

Il nuovo anno vedrà l’avvio dei lavori per la realizzazione dell’impianto di cremazione delle salme, all’interno del cimitero di Tavernelle. L’opera, con una costruzione divisa in due lotti da febbraio dovrebbe vedere l’avvio dei lavori dopo la progettazione esecutiva. L’attivazione è prevista entro i primissimi mesi del 2026. Si tratta di un investimento di 2,5 milioni di euro che copriremo accendendo un mutuo e su cui si conta di rientrare con le spese entro 6 anni. Con l’impianto crematorio l’Amministrazione fornirà una risposta all’utenza che non sarà più costretta a recarsi nei centri presenti nelle Marche o fuori regione. Le cremazioni sono in costante aumento. Nel 2023 ad Ancona il 44% dei defunti è stato cremato 778 salme su un totale di 1769 decessi; trend confermato anche per il 2024. La struttura, molto snella, sarà realizzata davanti all’attuale Casa del Commiato dove sorgerà anche il Giardino della Memoria per eventuale rilascio delle ceneri.

I lavori

Si tratta di una serie di opere per una somma che supera i 6 milioni di euro. All’interno di questa somma, per tutti i cimiteri è stato stipulato un accordo quadro di manutenzione straordinaria cimiteriale per gli anni 2023-2024-2025; il progetto definitivo è stato approvato per un finanziamento di € 900.000,00 derivanti dalle concessioni cimiteriali. Il primo contratto applicativo si è concluso a fine settembre 2024 con l’intervento per la messa in sicurezza, finalizzato alla successiva manutenzione straordinaria e conservativa del muro perimetrale del cimitero di Montacuto.

Per il Cimitero frazionale Posatora -Torrette gli interventi nel 2025 riguarderanno principalmente la manutenzione conservativa e straordinaria dell’intero complesso del cimitero in tutti i suoi elementi inclusi all’interno del perimetro cimiteriale, come colombari, percorsi pedonali e loro elementi accessori, delimitazioni di confine, vie carrabili, campi di inumazione, verde, servizi vari (come bagni pubblici, magazzini e assimilabili). L’Accordo Quadro ha un importo massimo previsto di lavori pari a € 1.200.000, con durata triennale.

Al Cimitero del Pinocchio sono state riscontrate varie situazioni che necessitano di adeguata manutenzione straordinaria di parti di manufatti o singoli componenti; l’Accordo Quadro, con durata prevista dei due anni, si svilupperà in più contratti applicativi e la stipula degli stessi avverrà con acquisizione delle necessarie risorse finanziarie e quindi assunzione dei relativi impegni di spesa fino all’importo massimo di lavori per € 800.000.

E’ stato completato proprio l’intervento per il cimitero di Sappanico con l’ ampliamento e la realizzazione di nuovi colombari. Si tratta del primo stralcio per un intervento dal costo di 250mila euro finanziato con un mutuo.

Interessato da numerosi interventi anche il cimitero di Tavernelle dove è stato aperto al pubblico il colombario serie 23, oggetto di manutenzione straordinaria i cui interventi hanno riguardato il rifacimento della pavimentazione, la sistemazione della linea fognaria interna al colombario, opere di manutenzione dei soffitti, rifacimento della balaustra esterna e adeguamento alla normativa vigente di quelle interne e relative opere di finitura.

Passi avanti per la realizzazione del nuovo colombario 34 bis con il completamento dell’ingresso Nord: L’intervento con un finanziamento di € 1.650.000,00 (tramite accensione di un mutuo) ha visto la conclusione dei lavori del colombario; si sta procedendo al montaggio dell’ascensore.

Completato il restauro del Famedio e chiesa monumentale con un finanziamento di € 600.000,00. I lavori si sono conclusi a luglio 2024. Nella scorsa primavera si sono conclusi anche i lavori di manutenzione straordinaria serie III/XIV e si è provveduto alla ricostruzione della scalinata centrale, da tempo inutilizzabile; le opere sono state finanziate con un mutuo da 200mila euro.

Nel febbraio 2024 era già giunta a compimento la realizzazione dei colombari sempre a Tavernelle con l’ampliamento della serie 49 B 8: le somme impiegate sono state pari a 300.000,00 euro e finanziate attraverso concessioni cimiteriali

Infine sono in corso i lavori per la riqualificazione tramite demolizione e ricostruzione con ampliamento serie 9 e sistemazione dell’area con nuovi colombari, serie 10, per un importo complessivo del finanziamento pari ad € 1.800.000,00.

“Questa Amministrazione comunale -sottolinea l’assessore ai Lavori Pubblici Stefano Tombolini- sta impegnando grandi energie per ricondurre in breve termine la situazione dei 13 cimiteri urbani e extraurbani alle condizioni ottimali. L’impegno economico e tecnico applicato e stimolato dal nostro Sindaco non conosce, in questo momento, pari con il passato. Il cambiamento è tangibile, anche grazie alla collaborazione posta in essere con Ancona Servizi, e di qualità rispetto al recente passato”.

Le nuove tariffe e i nuovi canoni per i servizi cimiteriali

Entrerà in vigore a gennaio 2025 l’adeguamento Istat delle tariffe per loculi e ossarini per i cimiteri comunali di Ancona. L’aggiornamento era stato deciso con una delibera del marzo 2022 con la quale si era dato mandato agli uffici comunali di procedere ad un riordino organico dei canoni concessori. Per articolare nuovamente i canoni sono stati presi in considerazione sia l’adeguamento Istat sia il costo di costruzione e manutenzione di loculi e ossarini. Restano esclusi dall’aumento i casi di traslazione delle salme tumulate provvisoriamente nei cimiteri comunali nonché le salme che si trovano in loculi provvisori in attesa di riduzione.Gli aumenti andranno da un minimo di 289 euro ad un massimo di 486 euro per i loculi a seconda della fila; da 180 a 300 euro circa per gli ossarini a seconda della fila.

“Quanto sarà ricavato dalle concessioni cimiteriali dal prossimo anno andrà a finanziare il piano di interventi che prevede la manutenzione del patrimonio edilizio cimiteriale del Comune di Ancona, sia nel cimitero centrale di Tavernelle che nei cimiteri frazionali con opere di natura straordinaria” continua l‘assessore ai Lavori Pubblici, Stefano Tombolini.

Il canone, come detto, copre tutti i 30 anni di concessione del loculo o dell’ossarino. Il pagamento di loculi e ossarini potrà essere rateizzato in 3 rate per coloro che possiedono un ISEE pari o inferiore ai 30 mila euro. (Tale rateizzazione e’ corrisposta secondo la seguente modalita’: il 5% dell’importo totale è dovuto alla stipula del contratto; entro 12 mesi dalla data di stipula del contratto dovra’ essere corrisposto il 40% dell’importo totale ed il saldo – 55% dell’importo totale – dovra’ essere corrisposto entro 24 mesi dalla data della stipula del contratto). “Per coloro che versano in temporanea e obiettiva difficoltà economica, potrà essere suddiviso anche in 18 rate. Le modifiche al regolamento, realizzate dalla Giunta Silvetti, portano la suddivisione dei pagamenti dai tre previsti inizialmente a 18 nella nuova normativa in caso di difficoltà finanziaria. Gli aumenti dei canoni sono calcolabili in poco più di un euro al mese per trent’anni di concessione e sono dovuti all’adeguamento Istat e ai costi di costruzione” afferma l’assessore ad AnconaServizi, Daniele Berardinelli.

Queste le nuove tariffe che saranno applicate dal 1°gennaio 2025:

LOCULI SINGOLI CANONE CONCESSORIO
PRIMA FILA € 3.144,00
SECONDA FILA € 3.442,00
TERZA FILA € 3.262,00
QUARTA FILA € 2.545,00
QUINTA FILA € 2.047,00

Canoni diversificati per fila anche alle serie di ossarini di tutti i Cimiteri comunali costruiti a partire dal 1972:

OSSARINI CANONE CONCESSORIO
DALLA PRIMA ALLA SESTA FILA € 810,00
OLTRE LA SETTIMA FILA € 486,00

Per incentivare le operazioni di estumulazione delle salme, l’amministrazione ha previsto una riduzione del 50% del canone per gli ossarini costruiti fino al 1971 e per gli ossarini collocati oltre la quinta fila

OSSARINI CANONE RIDOTTO DEL 50%
DALLA PRIMA ALLA SESTA FILA € 405,00
OLTRE LA SETTIMA FILA € 243,00

Aggiornamento tariffe su base Istat per i servizi cimiteriali di tumulazione

Le tariffe dei servizi cimiteriali di tumulazione, che erano ferme all’ultimo aggiornamento del 2016, sono state aggiornate a causa anche dei maggiori costi della manodopera e dei materiali dovuti alla congiuntura economica sfavorevole degli ultimi anni.

Le nuove tariffe decorreranno dal 1° gennaio 2025 e saranno soggette ad adeguamento annuale all’indice Istat-Foi. Gli incrementi saranno da circa 6 euro a circa 140 euro massimi a seconda delle singole voci, con un aumento medio di circa 56 euro.

In particolare, per quanto riguarda le operazioni di tumulazione, è stato necessario accorpare le varie opere edili (muratura e smuratura) ad esse collegate, prevedendo che in caso di lavori parziali (sola muratura) debba applicarsi una riduzione del 50% della tariffa, che comprende già entrambe le attività. Per l’adeguamento delle tariffe si è ritenuto inoltre opportuno elaborare un’analisi prezzi delle operazioni cimiteriali per tener conto dei considerevoli aumenti dei prezzi dei materiali edili, prendendo in considerazione le seguenti voci: manodopera (operaio specializzato/operaio comune); noleggio attrezzature; materiali. Ad occuparsi, con contratto di servizio, della gestione dei servizi cimiteriali comprensiva della gestione del servizio di illuminazione votiva, è Ancona Servizi SpA.Il contratto prevede attualmente un corrispettivo per Ancona Servizi pari ad € 890.000,00 oltre iva 22% per un totale di € 1.085.800,00, a fronte di un’entrata a favore del Comune pari ad € 939.000,00 (iva inclusa) derivanti dal gettito delle lampade votive e delle operazioni cimiteriali ordinarie e straordinarie svolte dalla società. La rimodulazione delle tariffe consente di rendere maggiormente sostenibile il piano economico dell’attuale contratto di servizio.

Nel dettaglio:

Per quanto attiene all’inumazione, si è ritenuto opportuno comprendere nella tariffa anche la successiva esumazione, eseguita dopo il periodo ordinario di rotazione decennale.

Per le operazioni di tumulazione ed estumulazione da loculo provvisorio la tariffa e calcolata applicando una riduzione del 50 per cento rispetto alle tariffe di tumulazione ed estumulazione in loculi definitivi, in quanto si tratta di un’operazione di più agevole esecuzione dal punto di vista tecnico.

Quando la tumulazione in loculo provvisorio dipende dall’Amministrazione comunale per mancata disponibilità di loculi comunali definitivi è previsto il pagamento della tariffa di tumulazione in loculo definitivo, ma nella voce di costo della successiva operazione di “Estumulazione da loculo provvisorio per traslazione a loculo definitivo” si intende incluso il costo della tumulazione salma in loculo definitivo.

Con riguardo al trasporto, è stata anche aggiunta la voce “Trasporto resti mortali o ceneri” tra cimiteri diversi, calcolata al 50% rispetto al trasporto feretri tra cimiteri diversi, considerato che il trasporto di urne o cassette ossario è di più agevole esecuzione.

Inoltre, considerato che nella prassi operativa si verifica talvolta la necessita di procedere ad ispezione di loculi per verificare eventuali perdite di liquidi o per altre necessità, si è ritenuto opportuno introdurre un’apposita voce tariffaria, ad oggi non prevista.

Infine, sono state adeguate le voci relative alla sosta urne cinerarie rispetto a quanto già previsto per la sosta feretri. In particolare e stata prevista la tariffa per la sosta a decorrere dall’ottavo giorno e fino all’ultimo giorno di permanenza all’interno del deposito mortuario, al fine di disincentivare l’utilizzo improprio delle cellette ossario della Sala del Commiato del Cimitero di Tavernelle.

Rosanna Tomassini

Protezione Civile, campagna educativa nelle scuole cittadine

Mettere a disposizione gratuitamente tempo ed energie per proteggere le persone e l’ambiente: è la motivazione che anima i volontari di Protezione civile, ragazzi e ragazze, uomini e donne che decidono di mettersi alla prova, acquisendo le necessarie competenze per svolgere un servizio alla comunità che si rivela sempre più importante, in caso di emergenza e non solo. Tra le associazioni di volontariato di Protezione civile del territorio e in linea con l’organizzazione dell’Amministrazione comunale si colloca il Gruppo comunale Volontari di Protezione civile di Ancona, organizzazione del terzo settore costituita nel 2011 e dotata di dispositivi e mezzi per permettere agli operatori volontari- previa adeguata formazione- di svolgere in sicurezza l’attività cui vengono di volta in volta destinati. IL GCVPC si adopera in coerenza con le azioni messe in atto dall’Amministrazione comunale che attraverso strumenti quali i Piani di SICUREZZA garantisce il regolare svolgimento di eventi e manifestazioni cittadine, nonché una efficace gestione di emergenze quali quelle sismiche, allerta meteo e emergenze di tipo sanitario. Per promuovere le adesioni al Gruppo comunale Volontari di Protezione civile, con l’intento di rafforzare questo servizio in una ottica di riqualificazione e sicurezza della città, l’Amministrazione comunale dà il via in questi giorni ad una campagna di sensibilizzazione che troverà accoglienza negli istituti scolastici di istruzione secondarie e presso le Facoltà universitarie UNIVPM.

Allo scopo è stato realizzato una brochure che con testi e fotografie illustra finalità e attività del GCVPC nelle diverse emergenze e nelle manifestazioni ed eventi cittadini, nella campagna “Io non rischio” ecc, i corsi di formazione e il funzionamento del COC- Centro Operativo comunale con il quale il Gruppo comunale si relaziona. Per entrare a fare parte della Protezione civile, i requisiti sono la maggiore età e l’assenza di procedimenti penali e/o condanne, per il resto si richiedono caratteristiche quali senso civico, solidarietà, spirito di collaborazione, rispetto delle regole e capacità di risolvere i problemi.

La prima tappa della campagna si è svolta presso l’ISTVAS- Vanvitelli Stracca Angelini dove ad incontrare gli studenti della classi IV e V si è presentata un’ampia delegazione composta dal Vicesindaco e assessore alla Protezione civile Giovanni Zinni, dal Dirigente del Servizio, Ing. Borgognoni, dal coordinatore Gruppo Comunale Volontari Protezione Civile, Barca e dai tecnici dell’ufficio di Protezione civile del Comune. “Cominciare sin da ragazzi a percorrere l’esperienza della Protezione civile– dichiara il Vice Sindaco e assessore alla Protezione civile Giovanni Zinni- serve a sentirsi parte di una società che deve essere basata sul senso di comunità, della solidarietà e della collaborazione reciproca. Mettersi a disposizione del prossimo è una delle occasioni di crescita più preziose che possano capitare: nel ringraziare gli uffici – nello specifico i tecnici impegnati nella costante applicazione dei piani della sicurezza sia nella ordinaria gestione sia nelle emergenze – per l’impegno messo nella realizzazione di questa campagna, invito i destinatari, in primis gli studenti maggiorenni, a cogliere questa opportunità che li formerà e li gratificherà nel loro percorso di vita”

Per maggiori informazioni: 071.2224028

Federica Zandri

Giubileo, capolavori della Pinacoteca ai Musei Capitolini

Tiziano, Lotto, Crivelli e Guercino, un concentrato di bellezza. L’operazione culturale mette in risalto il legame tra Ancona, le Marche e la Capitale

 

La Pala Gozzi, capolavoro assoluto di Tiziano Vecellio e dell’Arte in generale, ha compiuto un nuovo viaggio sul suolo italiano per permettere a quante più persone possibili di ammirarla. Alcuni se lo ricordano, su invito del Sindaco di Milano era stata esposta a Palazzo Marino per circa un mese in occasione delle le Festività 2017-2018, come dono natalizio ai milanesi, registrando oltre 100.000 visitatori. Questa volta il dono- fare circolare un grande dipinto con quello che comporta lo è, e come!- è indirizzato ai romani e al più ampio, imprevedibile numero di visitatori che stanno affluendo a Roma per il Giubileo. E cosa c’è di meglio che una mostra di arte sacra per aprire, con qualche settimana di anticipo il più importante appuntamento della Cristianità? Ad accompagnare la Pala Gozzi, dal 26 novembre al Palazzo dei Conservatori dei Musei Capitolini, la Circoncisione dalla chiesa di San Francesco ad Alto, opera di Olivuccio Ciccarello, interprete principale del rinnovamento della pittura anconetana che fiorì fra Trecento e Quattrocento; la preziosa Madonna con Bambino di Carlo Crivelli, icona della collezione dorica e somma realizzazione del pittore veneto che visse e operò nelle Marche; la Pala dell’Alabarda di Lorenzo Lotto, per la chiesa di Sant’Agostino, in cui si esplicita l’emozionante talento del pittore veneziano, esule a più riprese nella regione. Ancora di Tiziano è esposta la monumentale Crocifissione realizzata per la chiesa di San Domenico in cui l’artista esplora la tragedia e la sofferenza umana. Chiude la rassegna l’imponente Immacolata di Guercino, in cui la delicata figura della Vergine si staglia su un paesaggio marino il cui modello potrebbe essere la baia di Ancona.

I sei prestigiosi dipinti sono protagonisti di un percorso espositivo che racconta molte cose: l’importanza della collezione della Pinacoteca Podesti (pittore anconetano che ha a lungo operato nella capitale) e, in sottofondo, la ricchezza della città dorica committente dei maggiori artisti italiani fra Cinquecento e Seicento. Indiscutibilmente legate alla storia di Ancona le opere in mostra descrivono un percorso di importanti contaminazioni tra correnti artistiche che hanno reso la città depositaria di assoluti capolavori tra XV e XVII secolo e testimoniano la sacralità e l’importanza che assunse l’Arte Adriatica del ‘500, in particolare l’importanza delle committenze sacre di una città da sempre al centro delle rotte culturali adriatiche.

“Questo spaccato del meglio della produzione pittorica marchigiana e, in particolare, di quella veneta nella regione – ha ricordato l’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Massimiliano Smeriglio– dialoga eccezionalmente con opere degli stessi autori: Tiziano, Lorenzo Lotto e Guercino presenti nella Pinacoteca dei Musei Capitolini, il primo museo realizzato al mondo. La mostra che ospitiamo, con questa importante esposizione delle pale d’altare della città dorica anticipa gli eventi culturali dell’appuntamento ecumenico del prossimo anno, con tutti i valori che esprime .

“Le opere che provengono dalla Pinacoteca di Ancona – ha sottolineato a riguardo S.E.R. Mons. Rino Fisichella Pro Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione – parlano di bellezza, di storia e di fede, valori che superano i limiti del tempo e dello spazio. Che invitano a guardare oltre il presente e oltre le difficoltà, per scorgere quel cammino di rinnovamento che caratterizza ogni vera crescita artistica e spirituali. Questa operazione sancisce inoltre la collaborazione con il capoluogo marchigiano, città indissolubilmente legata alla Santa Sede dal 1532 in poi e importante porto dello Stato pontificio, uno dei principali snodi commerciali rivolti verso Oriente”.

“Con questa mostra- hanno evidenziato i curatori Luigi Gallo, Direttore della Galleria Nazionale delle Marche e Ilaria Miarelli Mariani, Direttrice della Direzione dei Musei Civici della Sovrintendenza Capitolina.- si intende avviare un percorso di valorizzazione nazionale della collezione anconetana, con lo scopo di restituire ai cittadini e ai visitatori lo spaccato di un periodo cruciale della storia del gusto, del collezionismo e della museologia nella città marchigiana. Un lavoro che proseguirà con il riallestimento della Pinacoteca Civica Podesti, aperta nel dopoguerra dall’allora soprintendente Pietro Zampetti, con le opere salvate dai bombardamenti da un altro grande protagonista della storia della tutela, Pasquale Rotondi, l’eroico direttore del Palazzo Ducale di Urbino a cui si deve la salvaguardia del patrimonio artistico nazionale negli anni tumultuosi del secondo conflitto mondiale. Il museo di Ancona, dedicato al pittore ottocentesco Francesco Podesti è forse tra i più ricchi d’Italia per la qualità delle opere che conserva, giunte dalle chiese più importanti della città in vari momenti. Della monumentale Pala Gozzi di Tiziano, omaggio declinato sul colorismo veneto alla Madonna di Foligno di Raffaello, che un tempo era conservata proprio sul Campidoglio, nella chiesa dell’Aracoeli, si può affermare che abbia cambiato definitivamente l’assetto della pala d’altare”.

“L’esposizione – ha sottolineato il Sindaco Daniele Silvetti con l’assessore alla Cultura Anna Maria Bertini– rappresenta un importante tassello di un percorso che proseguirà nel corso dei prossimi mesi con il riallestimento della Pinacoteca Civica “Podesti”, fondata grazie alla donazione del pittore Podesti in persona. Fondata dai coloni greci, divenuta il più importante porto di Roma verso oriente, repubblica indipendente e poi centro nevralgico dei commerci dello Stato Pontificio, che grazie all’opera di Luigi Vanvitelli ha ridisegnato il volto cittadino, Ancona rappresenta il centro di un’Italia polisemica crocevia di genti e culture . Il desiderio di valorizzare la città a livello nazionale e internazionale attraverso il suo patrimonio culturale, mettendo a fuoco le specificità della sua storia millenaria attraverso la costruzione di nuove e più ricche narrazioni sulle opere e sugli artisti che vi hanno lavorato, ha motivato la realizzazione di questa importante operazione. Proprio alla magnifica raccolta pittorica anconetana sono rivolte in questi mesi le attenzioni della Giunta Comunale e dell’Assessorato alla Cultura, sostenuta dalla Regione Marche e con la collaborazione della Direzione Regionale Musei Nazionali delle Marche, al fine di valorizzare al massimo la straordinaria collezione e riproporla al pubblico dopo una lunga chiusura legata ai lavori di adeguamento impiantistico e allestitivo finanziati anche con fondi europei PNRR. Si imposta così un percorso virtuoso di scambio e condivisione tra Stato, Regione e Comune che permetterà di valorizzare al meglio la ricchezza e le molte sfaccettature dello straordinario patrimonio culturale marchigiano.

Promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni culturali, con il patrocinio di Giubileo 2025 – Dicastero per l’Evangelizzazione, la mostra è organizzata da Arthemisia in collaborazione con Comune di Ancona, Ancona Cultura, Pinacoteca Civica di Ancona, Regione Marche e Palazzo Ducale di Urbino Direzione Regionale Musei Nazionali Marche ed è curata da Luigi Gallo, Direttore della Galleria Nazionale delle Marche e da Ilaria Miarelli Mariani, Direttrice della Direzione dei Musei Civici della Sovrintendenza Capitolina.

Servizi museali di Zètema Progetto Cultura.

Orari

Tutti i giorni ore 9.30 – 19.30.

24 e 31 dicembre ore 9.30 – 14.00

Giorni di chiusura 1° maggio e 25 dicembre

Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura

Biglietteria

Biglietto integrato Musei Capitolini + Mostra (per non

residenti a Roma)

– intero: € 15,50

– ridotto: € 12,00

Biglietto integrato Musei Capitolini + Mostra (per

residenti a Roma non possessori Mic Card)

– intero € 13,00

– ridotto € 11,00

Ridottissimo € 2,00 Musei Capitolini + Mostra per le

categorie aventi diritto alla gratuità, ad eccezione dei

bambini al di sotto dei 6 anni, degli studenti delle scuole

elementari e medie inferiori e dei portatori di handicap e al

loro accompagnatore, delle guide turistiche abilitate,

Possessori della Roma Mic Card, dei donatori di sangue e

loro accompagnatore durante l’annuale campagna estiva

per la donazione e in occasioni di visite istituzionali.

 

Federica Zandri